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Presto in Abruzzo una struttura per curare i detenuti psichiatrici

pazziaL’assessorato alla Prevenzione collettiva della Regione Abruzzo, dopo le valutazioni positive giunte durante l’incontro di ieri a L’Aquila, ha reso noto che in regione nascerà una struttura destinata ad accogliere i residenti cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario.
La casa di cura e custodia da 20 posti letto, con i requisiti fissati dal decreto del Presidente della Repubblica, sorgerà nel territorio della Asl di Lanciano Vasto Chieti, per un importo di circa 4 milioni di euro e la stessa Asl sarà “soggetto attuatore” dell’intervento.
“La struttura – fanno sapere dalla Regione – è coerente con le disposizioni normative che intendono attuare il definitivo superamento degli ospedali psichiatrico giudiziari, anche attraverso edifici per i quali, ulteriori requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi, anche con riguardo ai profili di sicurezza, sono definiti con decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro della Giustizia, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome.”
Quello che probabilmente farà discutere, soprattutto a livello politico, è che “in deroga alla vigenti normative sul contenimento della spesa per il personale, le regioni che hanno sottoscritto i piani di rientro dai disavanzi sanitari, possono assumere personale qualificato da destinare ai percorsi terapeutico riabilitativi, finalizzati al recupero e reinserimento sociale dei pazienti internati, provenienti da ospedali psichiatrici giudiziari”. Nel pieno della bufera politica sul riordino della sanità, una scelta di ‘priorità’ che non passerà certamente inosservata.
Intanto si attende di sapere dove, precisamente, sorgerà la struttura. “Con la deliberazione approvata dall’Esecutivo regionale – chiariscono all’Assessorato – si dà mandato al soggetto attuatore di rimettere alla Regione Abruzzo uno studio di fattibilità contenente l’ubicazione e le caratteristiche urbanistiche ed infrastrutturali dell’area, la descrizione complessiva dei 20 posti letto, la valutazione delle risorse umane necessarie alla funzionalità dei servizi sanitari operanti dopo l’intervento.”

Natalfrancesco Litterio

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