Banner Top
Banner Top

“Soldi risparmiati in quelle feste”

VASTO – “Una rappresentazione distorta della realtà processuale, tanto da sminuire la decisione del Tribunale di Vasto e farla apparire irragionevole”. L’avvocato Fabio Giangiacomo, legale dell’ex sindaco Luciano Lapenna, commenta le dichiarazioni rese da Stefano Comparelli – il promoter vastese che con la sua denuncia ha dato il via all’inchiesta – a margine della sentenza di proscioglimento. Il Gup Fabrizio Pasquale  ha disposto il non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste”, a carico dell’ex sindaco, degli assessori in carica all’epoca, di un dirigente comunale e del titolare di una agenzia di spettacoli per le manifestazioni estive 2013.

“Bisogna rimarcare che già un primo esposto dello stesso operatore era rimasto lettera morta”, ricorda Giangiacomo, “il secondo esposto, sempre per le manifestazioni estive 2013,  aveva portato il pubblico ministero a promuovere una specifica richiesta di archiviazione per infondatezza della notizia di reato, seguita da una corposissima opposizione della stessa persona offesa, tanto che il Gip ha, conseguentemente, disposto approfondimenti istruttori sui tutti i temi suggeriti da quest’ultima. Arrivati alla recente udienza preliminare, i difensori non solo hanno presentato le classiche memorie in diritto, ma hanno praticato la cosiddetta “difesa attiva“con indagini difensive e produzioni documentali, smentendo  tutte le illazioni e le suggestioni contenute nell’opposizione all’archiviazione e rivelatesi solo fastidiosa “fuliggine” Con il successivo contributo delle difese è stato infatti certificato che l’urgenza era stata determinata solo da questioni esterne all’ordinaria vita amministrativa; che il programma approvato, comprendente  anche le feste di San Michele, determinava un notevole risparmio rispetto agli anni precedenti, che le manifestazioni a pagamento erano state segnalate nel programma,  e che la delibera  di indirizzo non riguardava  un generico servizio ma uno specifico programma artistico”.

Giangiacomo rimarca infine “che l’attivissimo promoter si è guardato bene dal costituirsi formalmente parte civile, evidentemente per evitare il futuro rimborso delle spese legali che sarà a carico del comune di Vasto”.  

Anna Bontempo (i centro)

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.