domenica, Aprile 20

L’Arte Enigmatica di Nando Crippa in Mostra a Pescara

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L’artista lombardo Nando Crippa arriva a Pescara con una nuova e affascinante esposizione che raccoglie circa quaranta dipinti su carta di piccolo formato e una selezione di sculture in terracotta dipinte, molte delle quali sono opere di recente realizzazione. L’esposizione, che si terrà nello spazio espositivo diretto da Loris Maccarone, segna il secondo appuntamento dell’anno e offre ai visitatori un’opportunità unica di immergersi nel mondo creativo e multidisciplinare di Crippa.

La mostra, intitolata Enigma, è accompagnata da un testo critico di Giacinto Di Pietrantonio, uno dei critici e curatori più noti nel panorama dell’arte contemporanea, da sempre attento all’evoluzione del lavoro dell’artista. Il saggio, che prende il titolo dall’esposizione, esplora in profondità le opere create specificamente per questa occasione, rivelandone la loro natura enigmatica e affascinante. Di Pietrantonio, nel suo scritto, riflette sul carattere misterioso delle opere di Crippa, spiegando come esse siano il risultato di una continua ricerca che fonde pittura, scultura e architettura, creando un dialogo tra pieno e vuoto, spazio e tempo.

Il vernissage si è svolto sabato 12 aprile alla galleria Ceravento alle ore 17:00, alla presenza dell’artista, che ha accolto il pubblico e condiviso il proprio percorso creativo. La galleria sarà aperta fino al 31 maggio 2025, con orari di apertura regolari e possibilità di visita su appuntamento il venerdì e il sabato. L’opera di Crippa sarà quindi accessibile per un lungo periodo, permettendo ai visitatori di scoprire e riscoprire la sua visione in evoluzione.

Il titolo dell’evento espositivo, Enigma, riflette una caratteristica fondamentale delle opere di Crippa: la loro capacità di suscitare una risposta intima e riflessiva nel pubblico. Come spiega Di Pietrantonio nel suo testo, le opere dell’artista sono dotate di una potenza visiva che va oltre la semplice osservazione, stimolando una riflessione profonda su temi universali come il tempo, lo spazio e la percezione. Secondo il critico, le opere di Crippa sono costituite da una serie di elementi che le rendono uniche e affascinanti: posa, pensiero, misura, colore, pieno, vuoto, spazio e tempo. Questi concetti rappresentano il fulcro della ricerca artistica di Crippa, che non si limita a esplorare la superficie delle cose, ma cerca di andare oltre, indagando le profondità e le contraddizioni che esse nascondono.

Nando Crippa, nato a Merate nel 1974 e residente a Casatenovo, ha intrapreso un lungo percorso formativo che lo ha visto frequentare la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano e l’Accademia di Brera. Il suo lavoro artistico, seppur fortemente influenzato dalla sua formazione architettonica, si distingue per una ricerca che abbraccia diverse discipline, tra cui la pittura, la scultura e l’installazione. Nel corso degli anni, Crippa ha esposto le sue opere in numerose gallerie e musei prestigiosi, tra cui il Museo Casa del Console di Calice Ligure, il Palazzo Bricherasio di Torino, il Museo Gianetti di Saronno e il Museo del Parco di Portofino, ottenendo un crescente riconoscimento nel panorama dell’arte contemporanea.

Nel 2006, Crippa ha ricevuto il Premio Banca Aletti, un importante riconoscimento che ha ulteriormente consolidato la sua carriera. Nel 2017, una retrospettiva delle sue opere è stata ospitata dalla Galleria Credito Valtellinese/MVSA di Sondrio, mentre nel 2023 l’artista ha partecipato alla manifestazione BienNoLo di Milano, curata sempre da Giacinto Di Pietrantonio. Le sue opere sono apprezzate per la loro capacità di mescolare tradizione e innovazione, creando un linguaggio visivo che si nutre delle esperienze artistiche del passato, ma che allo stesso tempo è capace di guardare avanti, esplorando nuovi orizzonti. La mostra di Crippa a Pescara si inserisce in un percorso artistico che, purtroppo, è stato spesso poco conosciuto al grande pubblico, ma che ora ha l’opportunità di emergere grazie a eventi come questo, che portano l’arte contemporanea a contatto diretto con i visitatori. Le opere esposte, con la loro carica emotiva e intellettuale, offrono una riflessione sulla condizione umana, sul rapporto tra l’individuo e l’ambiente, e sull’importanza della ricerca interiore. Ogni quadro, ogni scultura, racconta una storia silenziosa che si svela solo a chi ha la pazienza e la volontà di ascoltarla.

Dante Andrea Amicarelli

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