giovedì, Maggio 22

Dopo la Frana: “La Riserva così è tagliata fuori”

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“La zona interessata dallo smottamento è in assoluto la più bella dal punto di vista naturalistico ed era frequentata soprattutto dagli appassionati di mountain bike”. Antonio Spadaccini, ex presidente del Ciclo Club di Vasto, commenta con preoccupazione la frana che ha tagliato in due la Via Verde nella riserva naturale di Punta Aderci. Nei giorni scorsi, come riportato ieri,  i tecnici della Provincia hanno effettuato un sopralluogo e, in quella occasione, hanno potuto constatare la gravità della situazione: la voragine che si è creata, a 800 metri dalla sbarra di Mottagrossa,  ha una profondità di circa due metri e impedisce l’accesso al sentiero sterrato molto frequentato a piedi e in bicicletta.

“L’interruzione blocca la possibilità di entrare nella Riserva e di godere di uno dei tratti più belli ed interessanti dal punto di vista naturalistico”, dice Spadaccini, “mi chiedo se, per ripristinare il sentiero,  fosse possibile stornare fondi già stanziati per i lavori previsti non solo a sud (Vignola-Porto di Vasto), ma anche a nord (lungomare di Casalbordino) o quelli per la manutenzione dei ponti che, alla luce di questa emergenza, diventano secondari e, forse, al momento inutili.  E in ogni caso rinviabili. Và trovata una soluzione ed in fretta. In caso contrario la riserva di Punta Aderci sarà tagliata completamente fuori dalla Via Verde. E questo sarebbe davvero un peccato. La nostra preoccupazione è che tutto rimanga così, del resto ci sono voluti tre anni per avere la segnaletica”, conclude Spadaccini.

Si registra anche l’intervento di un cittadino, Luca Fanaro, che ha inviato una lettera aperta al sindaco di Vasto e presidente della Provincia, Francesco Menna con cui propone di rimodulare,  laddove possibile, “anche  parzialmente, i fondi già ottenuti, o chiedere alla Regione un’integrazione o sostituzione progettuale per rispondere all’urgenza della frana”. Fanaro rimarca che “il rischio era noto da tempo: il tracciato corrisponde a quello dell’ex ferrovia, dove un tempo esisteva un’infrastruttura di drenaggio ormai compromessa. La fragilità del versante era segnalata da anni. Oggi si parla di milioni di euro per un ripristino che non può più aspettare”. 

I tecnici della Provincia, coordinati dall’architetto Maria Rosaria Greco, responsabile del servizio patrimonio, valorizzazione immobiliare e Via Verde della Costa dei Trabocchi, hanno stimato, indicativamente, che per ripristinare il percorso in terra battuta ed eseguire le opere di consolidamento, sarebbero necessari dai 3 ai 4 milioni di euro. Lo smottamento, scatenato dalle persistenti piogge,  potrebbe essere stato causato dalla mancata manutenzione che in passato veniva regolarmente assicurata dalle Ferrovie prima della dismissione dell’ex tracciato. 

Anna Bontempo (Il Centro)

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