venerdì, Maggio 23

Ora i dazi spaventano anche tutto il Vastese

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I dazi imposti dagli Stati Uniti rischiano di peggiorare la già drammatica crisi del settore industriale. Il Vastese vive un momento delicatissimo. A rischio molti posti di lavoro. L’effetto domino si ripercuote anche sull’indotto. Previste riunioni e iniziative per trovare soluzioni.

Un ampio servizio giornalistico sull’argomento lo ha pubblicato stamane il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro sulla pagina di Vasto a firma della collega Paola Calvano.

” Al momento –  dice Franco Spina, segretario generale della Cgil – è difficile valutare l’impatto effettivo, certo è che la nostra economia già debole è duramente colpita rischia di avere un colpo durissimo. Sia le multinazionali del settore auto sia quelle legate alla produzione di materiale plastico o vetro come Pilkington. La preoccupazione per le ricadute è forte. A rischio ci sono decine di posti di lavoro e perdita di competitività .Urge cercare soluzioni “.

Dello stesso avviso è il segretario provinciale della Fiom, Alfonso Fegatelli.

” Dobbiamo considerare che anche le ripercussioni su altri paesi esteri, quali la Francia piuttosto che la Germania ricadono a loro volta sulla componentistica italiana . Quindi il problema dazi rischia di portare gravi conseguenze sia direttamente che indirettamente.

All’orizzonte ci sono grossi nuvoloni neri per Nicola Amicucci (Fismic).

“I dazi introdotti da Trump avranno sicuramente un impatto negativo sulle vendite di auto e conseguentemente su tutta la filiera dell’0automotive. Viene da se che se il mercato auto si contrae , i posti di lavoro diventano a rischio in tutta la filiera . I lavoratori sono molto preoccupati per l’aggravarsi della crisi e temono la dichiarazione di ulteriori esuberi nelle fabbriche della filiera automotive di cui Denso fa parte.”

Non nasconde di essere molto preoccupato anche Marco Laviano segretario Fim.

” Dazi, ovvero come distruggere l’industria auto e tutto il suo indotto.  La politica dei dazi è un vero ceffone alla politica europea . Le borse impazzite lo dimostrano . Siamo un paese che grazie a Stellantis e altre multinazionali come Denso , insieme alla Germania esporta buona parte di produzioni tra componentistica e prodotti finiti . Serve riaprire un negoziato subito e studiare la giusta strategia . Un mercato già deficitario per scelte legate alla transizione green non può perdere il mercato dell’export . L’Europa protegga i propri confini altrimenti , come dichiamo da tempo in Italia sono a rischio 70mila posti di lavoro “.

Nelle grandi aziende come Pilkington e Denso sono giorni di attesa e valutazioni. Le piccole e medie aziende, tremano.

” Stiamo “, fa sapere il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana “una survey ( un attento sondaggio) agli associati proprio per comprendere che tipo di impatto l’imposizione dei dazi avrà sul territorio. Il momento è delicatissimo . La situazione va monitorata attentamente così come occorre prestare attenzione a quello che accadrà nei prossimi giorni “. 

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