Quattro maschi e una bambina, con un’età che oscilla dai 16 ai 6 anni, hanno ripetuto in tribunale a Vasto, al giudice Fabrizio Pasquale e al pm Silvia Di Nunzio quello che il papà faceva alla mamma. Botte e minacce durate anni. Lo hanno fatto alla presenza di una curatrice speciale per i minori, la dottoressa Monia Scalera e una psicologa, la dottoressa Maria Santabarbara. Proprio quest’ultima, sentita due giorni fa dal giudice Fabrizio Pasquale, ha confermato che i minori sono in grado di testimoniare. Gli atti processuali sono stati quindi rimandati alla Procura che ora dovrà decidere i provvedimenti da adottare nei confronti del padre violento.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
L’ indagato è un uomo di 48 anni del Vastese, operaio, sposato da quasi venti anni. A difendere l’accusato è l’avvocato Antonello Cerella. La moglie e i figli sono assistiti dall’avvocato Raffaele Giacomucci. Nel corso dell’udienza davanti al gip sono stati esaminati gli elaborati peritali dai quali il giudice ha desunto l’affidabilità dei minori ascoltati e l’attendibilità del loro racconto. Il reato di maltrattamenti in famiglia è punito con la reclusione . Per il 48enne potrebbero aprirsi le porte del carcere. La pena base prevista dall’articolo 572 del codice penale è la reclusione da 2 a 6 anni.