Le indagini dei carabinieri della stazione di Casalbordino, coordinati dal maggiore Alfonso Venturi, sul colpo di fucile sparato contro una vetrina dell’emporio Acqua e Sapone a pochi metri dall’ingresso del casello autostradale Vasto Nord vanno avanti senza soste. Gli investigatori partendo dalla traiettoria e dal tipo di proiettile sparato stanno cercando di risalire al responsabile dello sparo.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Il colpo di fucile, oltre ad avere infranto una vetrina del locale ha dato il via ad un fuoco di polemiche. A parere di Angelo Pessolano, presidente ATC del Vastese e di Arcicaccia e Stefano Taglioli, ecologista e coordinatore Gfv, è da escludere che a sparare possa essere stato un cacciatore.
“Su quella fucilata chi di dovere farà le opportune indagini, ma è da escludere, per periodo, orario e zona un cacciatore e con ogni probabilità un bracconiere “, scrivono Pessolano e Taglioli .” Quindi? Restano ben poche possibilità veramente credibili, considerando anche l’arma usata a “palla unica”.
“Un proiettile “calibro 12” può essere arrivato da oltre un chilometro e mezzo di distanza? “, chiedono Pessolano e Taglioli.
” Noi non traiamo conclusioni perché non è nostro compito, ma speriamo che, indagini a parte, anche la politica che ha pianificato in zona ( persino nella vicine Riserve Naturali di Punta Aderci e Don Venanzio ) attività di controllo faunistico con armi, faccia proprie e pubbliche considerazioni. Il rischio corso è stato troppo grande! “.
La nota in sostanza punta il dito contro i selecontrollori . Il luogo dello sparo è a pochi metri dalle riserve dove è consentita la caccia al cinghiale.
Immediata la risposta del sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, che ha firmato l’ordinanza che consente il selecontrollo.
” Ho firmato l’ordinanza per evitare vittime, incidenti e danni. L’ abbattimento selettivo va ponderato. Chi è autorizzato a sparare ( i selettori ) è schedato e autorizzato dall’Ispra. Non si tratta di sprovveduti. Nessuno di loro va in giro con un colpo in canna. Ad ogni buon conto ,chiunque sia stato a sparare va individuato e gli va ritirata la licenza.”