Centro visite con aula didattica nella pinetina, punti ristoro in legno con servizi igienici e completamento delle passerelle. Il rilancio della Riserva Marina di Vasto passa attraverso l’adozione del piano di assetto naturalistico (Pan) che consentirà al Comune di avere i finanziamenti per la gestione dell’area protetta caratterizzata dalla presenza di residence, strutture turistiche e della pista ciclopedonale.
“E’ un grande passo avanti: la riserva Marina di Vasto non ha mai avuto un piano di assetto naturalistico”, spiega l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano, “ci siamo mossi nella logica di dare la possibilità a chi usufruisce della pista ciclopedonale di avere a disposizione una serie di servizi. Oltre al centro visite con aula didattica da realizzare nella pinetina, abbiamo previsto otto punti ristoro in legno, della dimensione massima di 30 metri quadri con servizi igienici. Qui voglio aprire una parentesi: il numero dei punti ristoro è stato notevolmente ridotto rispetto alle previsioni del piano di gestione che prevedeva due punti ristoro per ogni accesso. Ne erano previsti una marea. Abbiamo anche stabilito insieme ai tecnici gli orari di apertura: non vogliamo che restino aperti la notte. Abbiamo finalmente chiarito”, prosegue l’assessore, “come deve avvenire la pulizia dei fossi, cioè con l’utilizzo di mezzi meccanici leggeri. Abbiamo inserito nel Pan anche le concessioni demaniali che attualmente sono trenta e sono tutte temporanee. Questo strumento è stato condiviso con i portatori di interesse, con le associazioni Legambiente e Wwf e con la Cogecstre che gestisce l’area protetta. Ci sarà comunque la possibilità di presentare osservazioni”.
Barisano chiarisce anche la tempistica: il piano andrà presto in Commissione assetto del territorio e poi in consiglio comunale per l’adozione. Già dopo questi passaggi sarà possibile avere i finanziamenti dalla Regione.
“L’obiettivo principale, una volta ottenute le risorse economiche per la gestione è completare le passerelle iniziate con il progetto Calliope”, aggiunge il delegato alle politiche ambientali, “ogni accesso avrà la sua passerella che, voglio chiarire, non serve per facilitare l’accesso alla spiaggia, ma per tutelare le dune”.
E a chi pensa che il piano di assetto sia troppo sbilanciato sulla fruizione turistica e poco sulla conservazione, Barisano ribatte.
“Non è proprio così: sono previsti interventi di tutela ambientale; restauro e protezione di habitat di interesse comunitari; ricostruzione degli ambienti costieri; monitoraggio della vegetazione spontanea; censimento del numero dei chirotteri; ci saranno interventi per la sistemazione degli accessi e apposizione di tabelle informative”.
Anna Bontempo (Il Centro)