Il grande cinema indipendente torna finalmente a Pescara grazie alla collaborazione tra Scumm e Arci Pescara. Oggi, 16 marzo, al Cinema Sant’Andrea si terrà una proiezione speciale del docufilm “Pensando ad Anna”, un’opera cinematografica intensa che invita a riflettere su temi complessi e poco raccontati. L’evento vedrà la presenza del regista Tommaso Aramini e dell’autore del libro, Pasquale Abatangelo, che dialogheranno con il pubblico, offrendo uno spunto per un dibattito profondo su un argomento di grande rilevanza sociale e storica.
“Pensando ad Anna” è un docufilm che si sviluppa a partire dalla storia personale di Abatangelo, ma ben presto trascende il racconto biografico per diventare una riflessione più ampia e universale, che esplora tematiche delicate come la detenzione, le rivolte carcerarie, la tortura e la lotta armata. Il film si fa veicolo di una narrazione corale che, attraverso la voce di Abatangelo e di molte altre persone, affronta temi trascurati dalla storia ufficiale, cercando di ridare dignità e spazio a quelle generazioni che, ieri come oggi, sono state lasciate nell’ombra e il cui contributo politico e sociale è stato sistematicamente ignorato o cancellato.
La pellicola è il frutto del lavoro del regista Aramini e di un team di professionisti di altissimo livello. La fotografia è curata da Peter Zeitlinger, uno dei collaboratori storici di Werner Herzog, che ha lavorato anche con maestri del cinema come Abel Ferrara e Ulrich Seidl. Grazie alla sua esperienza e alla sua visione artistica, Zeitlinger riesce a catturare l’essenza di una storia potente e dolorosa, alternando immagini forti e suggestive a momenti più intimi e riflessivi.
Il film si distingue per il suo approccio sperimentale, che unisce interviste, ricostruzioni performative e materiale d’archivio, dando vita a una narrazione non lineare ma estremamente coinvolgente. Non solo attori e attrici sono coinvolti nella realizzazione del film, ma anche lo stesso Abatangelo, il regista Aramini e il giornalista Fulvio Bufi. Questa scelta contribuisce a rendere il racconto ancora più autentico e vivo, con una continuità tra il passato e il presente che non solo collega le generazioni, ma sfida anche la visione tradizionale del documentario, dove il ricercatore o il regista rimangono distaccati e neutri rispetto al soggetto trattato.
Il film, infatti, non si limita a essere un semplice racconto delle esperienze di Abatangelo, ma si fa portavoce di un intero capitolo di storia che ha sempre faticato a trovare spazio nei racconti ufficiali. La pellicola diventa un atto di resistenza contro l’oblio, un invito a non dimenticare chi ha lottato per una società più giusta, ma che è stato relegato ai margini della memoria collettiva.
“Pensando ad Anna” è una riflessione vivida tra passato e presente, che invita gli spettatori a rimettere in discussione la narrazione dominante, ad ascoltare le voci di chi è stato ignorato e a ripensare alle storie che sono state volutamente messe in ombra. È una sfida culturale e politica che non ha paura di affrontare tematiche scomode e controverse, ma che riesce comunque a mantenere un forte valore estetico. L’opera si presenta come un mix di arte e attivismo, un tentativo di smuovere le coscienze e di aprire un dibattito pubblico che ancora oggi risulta più che mai necessario.
Il film ha avuto una prima mondiale di grande successo al Festival dei Popoli di Firenze, dove ha ricevuto una standing ovation entusiasta da parte del pubblico. Questo riconoscimento ha sancito il valore di un’opera che non solo tocca tematiche importanti ma lo fa in modo profondo e innovativo. Successivamente, il film ha ottenuto un enorme successo anche a Roma, dove la prima proiezione ha registrato il sold-out, tanto che sono state necessarie ben tre repliche per soddisfare la richiesta di pubblico.
La possibilità di vedere questo film a Pescara rappresenta quindi una rara occasione per entrare in contatto con una proposta culturale di altissimo livello. In un’epoca in cui il cinema spesso si limita a raccontare storie convenzionali, questa pellicola si distingue per il suo coraggio e la sua capacità di stimolare una riflessione profonda sulla nostra storia recente e su come essa venga raccontata. Non perdere questa opportunità di partecipare a un evento che non solo ti farà riflettere, ma ti coinvolgerà emotivamente e intellettualmente.
Dante Andrea Amicarelli