martedì, Marzo 25

Truffa alla Asl di Vasto da 700mila euro. Una lettera scagiona sette imputati

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Colpo di scena al processo celebrato ieri nell’aula del tribunale di Vasto per i finti rimborsi Asl da 700mila euro. Sette le persone sotto accusa per truffa all’azienda sanitaria: M.T. di Casalbordino (64 anni), A.F. di Vasto (63), G.R. di Vasto (58), G.C. di Vasto (50), M.M. di Vasto (71), U.P. di Vasto (64) e U.R. di Vasto (73). I sette, secondo la procura avrebbero collaborato con un dipendente Asl, G.D.A., 60 anni , deceduto tre anni fa, per dirottare illegalmente denaro dalle spese di rimborso dei nefropatici. Trasferimenti fatti più volte a ciascuno degli indagati, ogni volta con somme diverse.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

L’avvocato Fiorenzo Cieri, legale del dipendente sanitario autore dei bonifici, ha prodotto in aula una lettera scritta da G.D.A. prima di morire in cui l’uomo racconta la vicenda prendendosi ogni responsabilità e scagionando gli imputati. L’avvocato Cieri ha allegato al documento, anche una perizia calligrafica che ha confermato che la lettera era stata scritta proprio da G.D.A.

Se fosse stato ancora vivo, G.D.A. avrebbe dovuto rispondere di peculato e truffa ai danni dello Stato.

” La lettera è una sorta di confessione scritta dal mio cliente quando ha capito che ormai gli restava poco da vivere “, ha spiegato Cieri.

Grande la soddisfazione degli avvocati che assistono i sette imputati, Giuseppe Gileno, Alessio Mucci, Domenico Manzi, Anna Ulisse e Margherita Conti.

L’udienza è stata quindi aggiornata al 14 aprile. Quel giorno, sono previste le arringhe difensive e la sentenza.

Paola Calvano

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