
“Grattacieli di oltre 20 piani, a pochissimi metri di distanza dal mare, rappresentano un’idea di turismo non sostenibile ed anacronistica”. Comitato civico ambientalista, Gruppo fratino del Vastese e Stazione ornitologica abruzzese (Soa) intervengono sulla “particella 18” – due ettari di terreno a San Salvo Marina, fronte mare – che l’amministrazione comunale ha inserito nel piano delle alienazioni dei beni immobili per il triennio 2025-2027.
L’obiettivo è vendere quei terreni dove, in virtù di una variante semplificata al piano regolatore, sarà possibile edificare grattacieli fino a 65 metri di altezza, modello Dubai. Le associazioni ritengono invece “che la particella 18 dovrebbe essere ritirata dalla vendita, proponendo in alternativa la realizzazione di un grande parco”.
“Uno o più grattacieli di oltre 20 piani a pochissimi metri di distanza dal mare, dal Biotopo Costiero (area Sic) , dall’area tutela del fratino sul tratto di spiaggia proprio prospiciente l’intervento, dalla Costa dei Trabocchi che ospita ben 7 riserve naturali, destinati ad essere abitati due mesi l’anno, rappresentano un’idea di turismo non sostenibile e anacronistica”, incalzano Marisa D’Alfonso (Comitato civico ambientalista), Stefano Taglioli (Gruppo fratino del Vastese) e Massimo Pellegrini (Soa), “al contrario lanciamo l’idea di realizzare in quei 19mila metri quadrati di terreno un grande spazio verde, un parco ricco di alberi, di giardini e di spazi con panchine e percorsi pedonali. La Marina è stata già privata di decine di alberi abbattuti negli ultimi anni, un’oasi di verde che possa invece offrire a tutti, residenti e turisti, un’esperienza di ristoro dalla calura estiva sarebbe una maniera migliore di utilizzare un patrimonio che è collettivo. Inoltre parchi e giardini situati nella Costa dei Trabocchi sarebbero molto più consoni rispetto a una colata di cemento alta 65 metri”, concludono i referenti delle associazioni. Il dibattito sulla “particella 18” è solo all’inizio.
Da quando l’argomento è approdato in consiglio comunale, a San Salvo non si parla d’altro. L’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Emanuela De Nicolis è determinata a cedere quel lotto – il cui ricavato andrà a finanziare la realizzazione del lungomare nord – e per evitare che anche l’ennesimo tentativo di vendita non vada in porto lo ha reso “appetibile” consentendo, agli eventuali acquirenti, di edificare grattacieli di 22 piani, fino a 65 metri di altezza, fermo restando gli altri parametri urbanistici. Le opposizioni sono contrarie e anche nella maggioranza c’è chi non vede di buon occhio quell’intervento.
Anna Bontempo (Il Centro)