
“Diamo la possibilità, a chi vorrà acquistare i terreni, di costruire in altezza, senza aumentare le volumetrie, senza alcuna incidenza o alterazione dei restanti parametri urbanistici ed edilizi, già in precedenza approvati e con le medesime proporzioni dei parametri turistici e residenziali”.
La sindaca Emanuela De Nicolis ieri ha spiegato al quotidiano dell’Abruzzo Il Centro le motivazioni alla base del provvedimento che ha scatenato polemiche durante l’ultimo consiglio comunale. Si tratta della “particella 18”, due ettari di terreni a San Salvo Marina, dove si potranno edificare grattacieli di 22 piani, modello Dubai.
“La particella 18 è inserita nel piano delle alienazioni del Comune di San Salvo sin dal 2009, quindi i consigli comunali delle diverse amministrazioni, si sono in più occasioni già espressi in merito alla volontà di alienare tale porzione di terreno edificabile”, spiega De Nicolis, “nell’ultimo piano delle alienazioni il valore della particella 18 è stato rivalutato con gli indici Istat aggiornati ed e’ stata inserita una variante semplificata, pensata nell’ottica del risparmio di suolo, nel rispetto della legge urbanistica regionale che ci impone di andare in quella direzione. Riteniamo di dare la possibilità, a chi vorrà acquistare la particella, di costruire in altezza, ma con lo stesso indice di cubatura, senza aumentare le volumetrie, senza alcuna incidenza o alterazione dei restanti parametri urbanistici ed edilizi, già in precedenza approvati e con le medesime proporzioni dei parametri turistici e residenziali.
Cerchiamo di renderla così più appetibile e, nel caso si concretizzasse la vendita, destinare i proventi all’ammodernamento del lungomare nord. Tutto ciò permetterebbe di ultimare, unificare e rendere interamente fruibile l’intero lungomare, portandolo ad essere sempre di più fiore all’occhiello della porta sud della Costa dei trabocchi”, conclude la sindaca.
Sull’argomento, però, si è aperta una vivace discussione in città fra i favorevoli, cioè quelli che portano avanti le ragioni dell’amministrazione comunale, e i contrari. Questi ultimi fanno leva sull’impatto ambientale e paesaggistico. Tra questi c’è l’ex sindaco Gabriele Marchese.
“Il problema vero non è l’altezza degli edifici, sia che essi siano di 15 o di 65 metri”, attacca Marchese, “la questione vera è che la marina di San Salvo non ha bisogno di ulteriore cubatura perché vi sono già troppe case e locali sfitti. Se si vogliono costruire case lo si faccia al di là della Statale 16. Quell’area è troppo importante per il futuro della città e va utilizzata per costruire un grande attrattore turistico-ambientale. Non sciupiamo una grande opportunità per qualificare ulteriormente San Salvo sul piano turistico: quel terreno va ritirato dalla vendita, si fa ancora in tempo”.
Anna Bontempo (Il Centro)