
Al carcere di Vasto sempre più spesso si verificano eventi preoccupanti.
Un ampio servizio sull’argomento, a firma della collega Paola Calvano, lo trovate stamane sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.
A confermarlo sono i sindacati della polizia penitenziaria. Il clima è sempre più teso.
” La recente aggressione a tre agenti della polizia penitenziaria , è un segnale forte che giunge dopo i fatti di Pescara “, rimarca Nicola Di Felice segretario regionale Osapp. Lo scorso fine settimana verso le 21.30 un internato di origine nord africana ospite della prima sezione della Casa lavoro di Vasto ha aggredito un gruppo di agenti , che cercavano di riportarlo nella camera di pernottamento.
L’uomo già nelle settimane precedenti aveva più volte creato situazioni di pericolo. Questa volta ha sferrato calci e pugni contro i tre agenti accorsi per risolvere l’impasse che si era creato. In sostanza il detenuto rifiutava di rientrare nella propria camera .
“In un primo momento il personale coordinato dall’ispettore di sorveglianza, ha cercato di trovare una soluzione negoziale, ma poi quando tutto sembrava aver trovato soluzione, lo stesso internato, senza aver dato segni di preavviso, ha iniziato a sferrare calci e pugni all’indirizzo del personale.
La colluttazione ha avuto breve durata, grazie alla professionalità del personale presente. Gli agenti però poi sono stati costretti a farsi accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Vasto per i controlli del caso.
Nessun altro detenuto ha partecipato a questo spiacevole e vile evento. La Casa Lavoro di Vasto soffre della carenza di personale più alta del territorio nazionale e soffre anche di altre problematiche, più volte segnalate da questa organizzazione sindacale, ma mai affrontate con determinazione dagli uffici superiori .Fra le situazioni più gravi, la mancanza di progetti attivi per far lavorare gli internati, che poi è il principale compito di una organizzazione che si chiama Casa Lavoro”.
Tra le altre problematiche il sindacato di polizia ricorda l’approvvigionamento idrico, che ogni estate crea gravi disagi. La struttura , anche se non vecchissima, presenta tanti problemi di manutenzione. Dopo anni e anni di carenza di fondi la mancata manutenzione ha portato alla presenza di muffa in molte camere.
“A questi problemi “ afferma Nicola Di Felice ” oggi si aggiunge purtroppo anche la mancanza di un Direttore effettivo presente. Infatti la Direzione è retta dalla direttrice della casa circondariale di Teramo.
L’Osapp una settimana fa, per questi e altre problematiche aveva chiesto un incontro con il Provveditore interregionale competente, Giacinto Siciliano, il quale ad oggi non ancora risponde alla missiva, ma cosa ancora più grave a tre mesi dal suo insediamento ancora non mi risulta abbia fatto visita alla struttura “.