“La violenta bomba d’acqua che si è riversata sulla città nelle ultime ore ha letteralmente messo in ginocchio l’ospedale civile di Pescara, evidenziando ancora una volta le gravi carenze strutturali e la mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni per prevenire disastri da terzo mondo. Non bastano le passerelle del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì per offuscare una situazione diventata ormai inaccettabile”.
A scrivere è il consigliere regionale PD e vicepresidente del Consiglio regionale, Antonio Blaslioli, e continua: “Sono bastate le prime piogge stagionali per dimostrare la veridicità di quanto andiamo segnalando da giorni. Non solo intere strade e quartieri sommersi dall’acqua e diventati impraticabili a causa della mancata pulizia di canali, pozzetti e tombini. Mentre questa mattina le ambulanze e le auto dei pazienti hanno avuto grandissime difficoltà ad accedere all’ospedale a causa dell’allagamento di via del Circuito, via Monte Faito e via Renato Paolini, la stessa struttura si è trovata a fare i conti con il pianterreno e i seminterrati allagati, con i corridoi colmi d’acqua e con infiltrazioni segnalate persino nel nuovissimo ospedale Covid recentemente ristrutturato.
Il personale sanitario è stato costretto a fronteggiare questa situazione precaria con mezzi di fortuna, equipaggiandosi con secchi e poco altro nel tentativo di raccogliere e drenare l’acqua. Ma il culmine si è verificato quando è stata disposta la chiusura forzata delle sale operatorie e della centrale di sterilizzazione dei ferri, delle garze e degli altri strumenti indispensabili per le operazioni e per il corretto funzionamento dei reparti, compromettendo per l’intera giornata le ordinarie operazioni chirurgiche e la sterilizzazione degli strumenti medici. Reparti delicati come Dialisi e Rianimazione, che richiedono ambienti sterili e sicuri, sono stati fortemente messi a rischio da una situazione che poteva essere ampiamente prevista e gestita in anticipo”.
“Com’è possibile che nel 2024 il principale ospedale dell’area metropolitana vada in tilt in occasione di una bomba d’acqua? Cosa sarebbe accaduto in caso di emergenza di fronte alla necessità di eseguire interventi chirurgici? Come può accadere che entri l’acqua anche nel collegamento dell’ospedale Covid che da poco è stato ristrutturato e con non poche risorse? – si chiede Blasioli .
Come vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo rivolgo al presidente Marco Marsilio e all’assessore alla Salute Nicoletta Verì un appello urgente: è ora di smettere con le passerelle mediatiche e di passare ai fatti. Chiediamo un intervento immediato e concreto, con un piano di manutenzione straordinario e un investimento massiccio per risolvere le criticità dell’ospedale Santo Spirito e garantire la sicurezza di pazienti e operatori sanitari, convinti che l’ospedale civile, il suo personale e i suoi degenti non possano più essere umiliati in questo modo”, conclude.