Non potrà essere salvato, per poter essere in seguito ricollocato nel nuovo edificio, il dipinto sul muro presente all’interno della scuola media Paolucci in fase di demolizione. L’appello lanciato in questi giorni dal professor Orlando Raspa per il recupero dell’affresco che ritrae l’Ulisse dantesco, si scontra con le relazioni tecniche.
“Abbiamo interpellato numerosi tecnici di comprovata esperienza professionale, tra architetti, ingegneri e restauratori per vedere se potevamo salvarlo”, spiega l’assessore ai lavori pubblici, Licia Fioravante, “ognuno di loro ha rimesso all’amministrazione una relazione con la quale spiega che ci sono motivi tecnici oggettivi che impediscono di recuperare il dipinto. Essendo un disegno sul muro non può essere staccato dalla parete, per essere trasferito altrove con la tecnica che solitamente si usa con le opere d’arte. E quindi dovrebbe essere ritagliato il muro stesso che ospita il dipinto. Però gli ingegneri strutturisti ci dicono che non si può tagliare il muro che poggia su due travi di cemento armato, la cui demolizione porterebbe ad una grave compromissione del dipinto. Pertanto l’amministrazione rischia di spendere tanti soldi, 72mila euro è il conto economico, senza avere garanzie che il dipinto possa poi essere trasferito nella nuova scuola integro e senza alcun danneggiamento”.
Insomma, il dipinto realizzato nel 1965 dal pittore vastese Nicola D’Adamo, verrà demolito insieme alla scuola. La vice sindaca garantisce invece la tutela degli alberi presenti all’esterno dell’edificio.
“Abbiamo avuto diversi incontri con i rappresentanti del Comitato e mi sono sentita di poterli rassicurare”, dice Fioravante, “gli alberi non sono incompatibili con la nuova struttura, che tra l’altro è più piccola, quindi non sono soggetti ad abbattimento”.
Anna Bontempo (Il Centro)