Prima delle elezioni regionali dello scorso mese di marzo, il Direttore Schäl aveva assicurato che la situazione economica della ASL 2 era sotto controllo e che i conti erano in ordine. Tuttavia, durante l’audizione, è emerso un quadro decisamente diverso. Il Direttore ha infatti evidenziato che la quota del fondo sanitario regionale destinata alla ASL Lanciano Vasto Chieti ha registrato negli ultimi cinque anni una crescita inferiore alla media, rendendola di fatto un’azienda sanitaria sotto finanziata rispetto alla popolazione residente ( il sotto finanziamento è stato stimato in 30milioni negli ultimi anni).Il deficit stimato per il 2024 è di 55 milioni di euro, una cifra allarmante che il piano di razionalizzazione della spesa non riuscirà a ridurre in modo significativo. Questo piano, infatti, non sarà sufficiente a tagliare il vecchio debito, ma servirà solo a contenere le ingenti perdite previste per il prossimo anno. Tali dichiarazioni, però, lasciano molte domande senza risposta.
Durante l’audizione, io e i miei colleghi abbiamo rivolto una serie di domande al Direttore Schäl, il quale avrebbe dovuto fornire chiarimenti alla fine della sessione. Purtroppo, il Direttore si è rifiutato di rispondere alle richieste di informazioni sul miglioramento o mantenimento di alcuni servizi in determinate aree. Non ha fornito risposte nemmeno sulla parificazione della Corte dei Conti, che ha denunciato i ritardi con i quali vengono approvati i consuntivi della ASL e i bilanci consolidati della Regione.
In particolare, ho chiesto conto del perché la medicina turistica sul lungomare della provincia di Chieti sia stata concessa a San Vito, Fossacesia e San Salvo, escludendo di fatto Vasto, il comune con il maggior numero di abitanti e turisti e con ben 20 km di costa. Anche su questo punto, il Direttore non ha fornito risposte. Inoltre, non ha dato spiegazioni sul ripristino del servizio di logopedia presso l’ospedale di Atessa di cui non ne conosceva nemmeno l’esistenza.
Il Direttore ha definito “provinciali” i consiglieri regionali che hanno legittimamente voluto conoscere lo stato reale dei fatti. Ha sottovalutato l’annoso problema delle liste d’attesa, dichiarando che non riguarda la “sua azienda” e ha presentato una locandina da lui realizzata, in cui si afferma che nella ASL2 sono state eliminate le liste d’attesa. Questa dichiarazione è stata prontamente smentita dai consiglieri, che hanno ribadito come la situazione reale sia ben diversa da quella rappresentata dal Direttore.
È incoraggiante che anche il consigliere Prospero, della maggioranza e eletto con FDI, abbia condiviso le stesse posizioni delle minoranze.
L’atteggiamento tenuto dal Direttore Generale durante l’audizione è stato non solo inqualificabile, ma letteralmente offensivo nei confronti di tutti i Consiglieri Regionali presenti in commissione. È nostro dovere continuare a vigilare e a chiedere trasparenza sulla gestione della sanità regionale, nell’interesse di tutti i cittadini abruzzesi”.