Zona industriale di Punta Penna, riserva naturale di Punta Aderci, via Incoronata, corso Mazzini e corso Garibaldi. Sono le cinque aree della città che saranno oggetto di monitoraggio della qualità dell’aria attraverso centraline che possono essere posizionate su muri, pali, grate e balconi e che si alimentano con energia solare. Il servizio, che mira ad accertare la presenza di possibili inquinanti dannosi per la salute pubblica, ed in particolare, i livelli delle polveri sottili (PM1, MP2.5, PM4 e PM10), verrà svolto dalla Wiseair srl di Milano che ha proposto il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso l’installazione di cinque sensori, oltre alla manutenzione ordinaria della rete, l’accesso ai dati tramite un portale tecnico e un’applicazione mobile specifica per un periodo di tre anni, al prezzo di 9.760 euro l’anno.
“Siamo in dirittura d’arrivo”, spiega l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, “è già stata predisposta una determina dirigenziale per l’affidamento del servizio triennale di rilevamento della qualità dell’aria. Il prossimo step sarà quello di effettuare un sopralluogo con la società affidataria per stabilire i punti precisi dove collocare i sensori. La proposta tecnica della ditta individua cinque zone: area industriale di Punta Penna, area urbana di via Incoronata, riserva naturale di Punta Aderci, corso Mazzini e corso Garibaldi”.
Oltre ad una panoramica completa sulla qualità dell’aria verranno garantiti report periodici e analisi dettagliate delle emissioni. La proposta tecnica della Wiseair srl prevede anche un supporto scientifico per “implementare interventi migliorativi” ed eventi per dimostrare concretamente i traguardi raggiunti, avviare progetti educativi con scuole e cittadini ed incentivare la collaborazione attiva.
Le centraline in arrivo fanno il paio con il progetto Nose dell’Arta (Agenzia regionale per l’ambiente), un sistema sperimentale di rilevazione delle molestie olfattive e delle emissioni odorigene, che tramite una piattaforma digitale ed App dedicata, riceve le segnalazioni dei cittadini. La centralina dell’Agenzia per l’ambiente è stata installata nei mesi scorsi all’interno del villaggio turistico La Grotta del Saraceno di Vignola e ha la finalità di rilevare le emissioni che periodicamente ammorbano l’area industriale di Punta Penna, provocando disturbi alle vie respiratorie. Si tratta di un progetto che si basa sulle segnalazioni dei cittadini, i quali con una apposita App, avvisano della presenza degli sgradevoli odori che, inizialmente circoscritti all’agglomerato produttivo, si sono poi man mano estesi anche nelle zone più centrali della città.
Anna Bontempo (Il Centro)