Inaccettabile il parere positivo del Comune di San Salvo e di altri sindaci del territorio. La sanità in Provincia di Chieti versa in condizioni disastrose.
Ieri, al termine dell’Assemblea dei sindaci, insieme ad altri colleghi, ho espresso il mio fermo diniego all’operato del Direttore Generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael.
Non è più accettabile continuare a sentire che pandemia, guerra, caro bollette e quant’altro espresso da Schael, sono motivazioni per le quali la sanità in provincia di Chieti versa in condizioni decisamente pessime.
Il San Pio di Vasto, come noto a tutti, continua a registrare una cronica carenza di personale medico, infermieristico e di operatori socio-sanitari la cui insufficienza mette a rischio anche i livelli di assistenza all’utenza e la stessa organizzazione interna dei processi lavorativi. Il tutto unito alla ormai obsoleta strumentazione medica, alla mancata riapertura del reparto di lungodegenza, allo stato di abbandono dell’obitorio, alla mancata riapertura della cucina ospedaliera dopo la chiusura dall’ormai lontano novembre 2019 con pasti che spesso arrivano tardi e freddi, senza tralasciare la problematica ormai nota e mai affrontata e risolta delle tempistiche, lunghe, delle liste d’attesa per effettuare esami diagnostici.
La salute è un diritto di tutti e va salvaguardato e tutelato e sono fortemente rammaricato che tutto ciò non è stato visto e non venga visto visto dagli altri colleghi sindaci che invece ieri hanno espresso un giudizio positivo.
La sanità in Provincia di Chieti non può diventare cavallo di battaglia del centrodestra con amministratori che nascondono il vero e l’inconfutabile.
Inoltre anche la situazione della sanità interna del Vastese è disastrosa.
Basti pensare al Pta di Gissi dove si registra una cronica mancanza di medici specialisti in diverse branche così come la mancanza di apparecchiature medicali e radiologiche con una conseguente mobilità verso altre città e verso altre regioni con tutti i problemi e i disagi che ne conseguono per l’utenza e non solo, oltre alla mancata presa in carico della richiesta di istituire una RSA pubblica e un Hospice da collocare all’intero terzo piano del Presidio con posti letto attrezzati e e la vicenda del PPI ridotto a 12 ore nonostante l’ordinanza del TAR di ripristino del servizio H24.
Carenze, mancanze e disagi che si registrano anche al Distretto sanitario di Castiglione Messer Marino dove sussistono e persistono servizi mancanti e mai ripristinati dopo il pensionamento e/o trasferimento dei medici specialisti, della mancanza dell’ufficio di scelta e revoca del medico legale, del taglio all’ambulatorio di Cardiologia i cui servizi ora vengono erogati solo una volta al mese a differenza del passato dove venivano erogati tutte le settimane.
Una situazione dunque di abbandono e di completa solitudine che non può essere ignorata.
A tutto ciò si aggiunge poi il grave diniego da parte del Direttore Schael di una qualsiasi forma di dialogo e di ascolto con i territori e con gli amministratori.
Una sola cosa è certa: senza il PNNR nessun intervento si sarebbe realizzato nelle strutture della Provincia di Chieti.
Il mio giudizio, dunque, così come quello di altri sindaci, è stato, ieri, coscientemente, e decisamente e sicuramente negativo.
Francesco Menna