I privati non demoliscono le opere abusive realizzate ed il Comune decide di provvedere personalmente, salvo poi addebitare le spese sostenute ai responsabili delle strutture non autorizzate. E’ firmato da Luca Mastrangelo, dirigente del 4° settore – urbanistica e territorio – il provvedimento con cui l’ente affida ad una ditta , la Media Edil srl di Vasto, gli interventi per la rimozione di due manufatti di legno al costo complessivo di 8.700 euro.
In entrambi i casi erano state firmate ordinanze di demolizione che, in seguito a verifiche e sopralluoghi effettuati dai tecnici del settore, non risultano ottemperate. Le strutture sono state realizzate nel centro storico di Vasto: una dal titolare di una pizzeria e l’altra dal proprietario di una attività di ristorazione presente lungo la Loggia Amblingh, una delle zone più panoramiche della città. Il primo ha realizzato una struttura in legno “priva di titolo abitativo” . Il secondo un dehor di pertinenza del pubblico esercizio. Nessuna delle due strutture, stando ai controlli eseguiti, è in possesso delle relative autorizzazioni.
Per entrambi i manufatti erano state emesse delle ordinanze finalizzate alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dello stato dei luoghi, rispettivamente nel 2019 e nel 2021.
“In seguito a verifiche e sopralluoghi effettuati dai tecnici del settore è emerso che entrambe le ordinanze non sono state ottemperate”, scrive il dirigente nel provvedimento con cui il Comune, appellandosi ad una legge del 2001, ha deciso di farsi carico della demolizione dei due manufatti e di addebitare ai “responsabili degli abusi” le spese sostenute. Non è usuale per un ente ricorrere a questa procedura che implica un esborso per le casse comunali.
Anna Bontempo (Il Centro)