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Minacce, violenze e uso di droga: patteggia tre anni, in 11 a giudizio

Una condanna con pena patteggiata, una assoluzione parziale ed una completa, una posizione stralciata per irreperibilità e 11 rinvii a giudizio. Udienza preliminare articolata ieri mattina per i 14 indagati dell’operazione “Repulisti ” comparsi dinanzi al gup Silvia Lubrano per rispondere a vario titolo di gravissimi reati.

Una delle posizioni più critiche era quella del 50enne D.P. assistito dall’avvocato Antonello Cerella che era accusato di usura, due tentate estorsione, sequestro di persona, evasione e lesioni aggravate. Il suo legale ha chiesto e ottenuto di patteggiare la pena. L’uomo è stato condannato a 3 anni e 6 mesi.

Per il 49enne S.D.P. assistito dall’avvocato Massimiliano Baccalà il gup ha dichiarato non doversi procedere per il reato di usura. L’uomo è stato però rinviato a giudizio per tentata estorsione. Per un altro assistito dell’avvocato Baccalà, P.C. , 40 anni , il gup ha disposto il non doversi procedere per tutti i reati contestati. Stralciata invece la posizione di M.D.G. per irreperibilità. Rinviati a giudizio gli altri indagati difesi dagli avvocati Alessandro Orlando, Fiorenzo Cieri, Arnaldo Tascione, Francesco Bitritto, Giuseppe La Rana, Alessandro Cerella.

L’operazione scattò nel 2020 dopo una complessa attività di indagine condotta dal personale del Settore Anticrimine del Commissariato di Vasto e della Squadra Mobile della Questura di Chieti. L’indagine partì dalla denuncia-querela fatta da un uomo nell’estate 2019 vittima di usura, estorsione aggravata, sequestro di persona. L’indagine ha poi portato ad individuare diverse vittime.

Paola Calvano

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