“Una gigantesca opera di manomissione ambientale dopo l’Unità trasforma il lago del Fucino in una terra fertilissima. Palcoscenico, nel secondo dopoguerra, delle lotte contadine che portano alla riforma agraria, diventa poi scenario di processi economici e sociali tra i più ricchi e significativi dell’Italia repubblicana. Da lì partiranno mutazuioni che, pur tra limiti e contraddizioni, lo trasformeranno in un distretto agroindustriale d’eccellenza su scala globale.
Associazione il Bosco e la Bandiera