Sono terminate le perizie sulla tragedia avvenuta nel villaggio turistico Grotta del Saraceno dove il 24 luglio perse la vita alla guida di una golf car il 57enne Daniel Dragomir. Nel corso di una udienza davanti al gup, Fabrizio Pasquale, sono stati depositati i risultati dell’autopsia eseguita sul corpo della vittima dal medico legale e le perizie compiute sulla Golf car e sul luogo dell’incidente.
Il giudice Pasquale ha dichiarato chiuso l’incidente probatorio e rimesso i risultati delle perizie alla procura. A questo punto spetterà al sostituto procuratore, Vincenzo Chirico decidere se chiedere il rinvio a giudizio dei titolari del camping o chiudere il fascicolo.
“Siamo fiduciosi – ha dichiarato l’avvocato Giuseppe La Rana, difensore degli indagati – che l’esito delle indagini espletate dalla procura possa cristallizzare l’esatta ricostruzione del tragico incidente escludendo qualsiasi responsabilità penale in capo ai titolari della struttura turistica”.
Le perizie sono state lunghe e articolate. Al momento l’ipotesi di reato formulata dal pm Vincenzo Chirico è “omicidio colposo sul lavoro“. Ai risultati delle perizie tecniche che hanno riguardato anche la Golf car si sono aggiunti quelli dell’autopsia e degli esami di laboratorio eseguiti dal professor Cristian D’Ovidio. La pronuncia della Procura è prevista a breve.
I familiari di Dragomir sono assistiti dall’avvocato Luigi Masciulli. “L’incidente probatorio è stato un passaggio importante per arrivare alla verità”, dice l’avvocato La Rana.
Paola Calvano