Il Comune di Carunchio ha vinto il giudizio di ottemperanza alla commissione Tributaria Regionale ed ha ottenuto la nomina di un commissario ad acta cui spetterà provvedere alla liquidazione degli avvisi di accertamento Ici e Imu dal 2007 al 2012 dovuti dalla ex Comunità montana Sangro- Vastese. A darne notizia è stato ieri il sindaco di Carunchio, Gianfranco D’Isabella.
“Si chiude così una annosa vicenda amministrativa che ha visto opposti il Comune di Carunchio da un lato e la ex Comunità montana dall’altro”.
Soppressa con decreto del presidente della giunta regionale nel 2013 e in liquidazione nel 2014, la Comunità montana era debitrice nei confronti del Comune di Carunchio di oltre 210mila euro per Ici e Imu non versate nel quinquennio 2007-2012. La somma era riferita a due complessi immobiliari di proprietà della comunità montana ubicati a Carunchio. La vicenda finita davanti alla Cassazione Tributaria perchè il Comune fino ad oggi non è riuscito ad avere la somma che le spetta.
Il giudizio è stato promosso anche nei confronti della Regione.
“Finalmente – dice il primo cittadino – abbiamo trovato lo strumento affinchè il Comune possa rientrare in possesso del credito di 210mila euro, una somma fondamentale per per garantire i servizi alla comunità in un momento di così grave crisi economica”.
La Commissione Tributaria regionale ha proceduto, su ricorso presentato dall’avvocato Andrea Filippini, a nominare un commissario nella persona del commissario della Comunità montana montagna pescarese.
Paola Calvano