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Civeta, due riunioni convocate in poche ore

Due riunioni sul Civeta convocate nel giro di poche ore, una dal sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano – che ha chiamato a raccolta i colleghi dei comuni fondatori – e l’altra dalla Regione. La sentenza del Tar di Pescara, che ha accolto la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato da quattro amministrazioni comunali – Casalbordino, Monteodorisio, Pollutri e Villalfonsina – stoppando la trasformazione del Consorzio in srl, continua a tenere banco.

Per Budano, che martedì mattina ha chiamato a raccolta i sindaci  fondatori del Civeta, invitandoli ad un incontro nella sala consiliare di Villalfonsina venerdì  alle 17.30 “è il momento di sedersi intorno ad un tavolo e cercare ogni utile soluzione per superare tutte le criticità esistenti e ragionare sul futuro del Civeta e del nostro territorio”.

Il riferimento è alla decisione dei giudici amministrativi, che hanno rinviato al 27 maggio il giudizio di merito, ritenendo fondate le criticità sollevate dai comuni ricorrenti relativamente allo statuto della società oggetto di trasformazione “nella parte in cui non prevede idonee garanzie di rappresentatività delle minoranze atte ad assicurare il controllo analogo congiunto”.

Ora ci sono due mesi di tempo per superare le criticità, apportare i correttivi richiesti e mettere tutti i comuni fondatori in condizioni di partecipare fattivamente alla vita del nuovo Civeta. In quest’ottica si inserisce l’iniziativa del sindaco di Villalfonsina. La lettera di Budano  è stata inviata martedì mattina, ma già nel pomeriggio a tutti i comuni fondatori è arrivato un invito dalla Regione per un incontro da tenersi oggi alle 15, nella sede del Civeta  a Cupello. La convocazione in questo caso è stata firmata dall’assessore regionale Nicola Campitelli e dal presidente della Commissione regionale, Manuele Marcovecchio che hanno indetto la riunione “al fine di dare seguito, con urgenza, a quanto osservato nel provvedimento cautelare”.

Nel frattempo sullo stop alla trasformazione del Civeta interviene il Pd di Cupello, secondo il quale sono “i dissensi interni al centrodestra a bloccare il rilancio del Consorzio. Abbiamo sempre evidenziato che è la mancata unità delle amministrazioni a guida centrodestra a rappresentare un limite alle legittime aspirazioni del Vastese di essere protagonista in un comparto, quale quello dei rifiuti, grazie alla presenza dell’impianto di Valle Cena”, sostiene il partito democratico, “il patrimonio pubblico non può essere svenduto, tutti devono farsi carico della sopravvivenza del Civeta. I comuni dissenzienti abbiano il buon senso non solo di dichiarare buoni propositi, ma anche di praticarli, tornando a conferire tutti i rifiuti al Civeta, anziché ad Ecolan come fanno oggi”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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