Banner Top
Banner Top

Opere abusive, lo Sporting Club valuta il ricorso

Stiamo valutando le iniziative legali da intraprendere”. Così i difensori dello Sporting Club, la società che ha avuto in affidamento la gestione degli impianti sportivi al Parco Muro delle Lame, commentano l’ordinanza di demolizione firmata dal dirigente comunale, Luca Mastrangelo.

Il provvedimento, arrivato a distanza di sei mesi da una precedente diffida degli uffici, intima l’abbattimento delle opere edilizie abusive realizzate – ristorante, piscina e bar – entro 90 giorni dalla notifica. Ma la società ha la possibilità di impugnare l’ordinanza davanti al Tar nel giro di 60 giorni. Nel frattempo le strutture sono ancora sotto sequestro da parte della Procura che lo scorso mese di novembre ha ordinato l’apposizione dei sigilli.

“Stiamo valutando se presentare ricorso al Tar o se richiedere la sanatoria a cui stavamo già lavorando”, spiegano i legali, “a nostro avviso gli abusi edilizi contestati sono di lieve entità: stiamo parlando di una piscina che è, in realtà, una vasca di raccolta delle acque e dell’ampliamento di un edificio utilizzato come Club House. Per i gestori del Parco Muro delle Lame, che hanno effettuato una serie di investimenti, si tratta di un danno economico notevole”, concludono i difensori.

Resta da vedere se è possibile presentare domande di sanatoria visto che le opere edilizie ritenute abusive dal Comune sono state realizzate su un’area sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico e che la zona interessata alle opere è classificata come “zona rossa”, cioè a pericolosità molto elevata. Circostanza che viene evidenziata nell’ordinanza firmata dall’avvocato Mastrangelo.

Nel provvedimento vengono ricostruiti tutti i passaggi di questa vicenda. Il dirigente si sofferma, in particolare, sul piano attuativo che prevedeva interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia con ampliamento del 20% “per adeguamenti igienico-sanitari dei tre edifici esistenti (ex palestra ubicata nella zona a monte, Club House e spogliatoi zona a valle), e due nuovi campi di padel. E tra le pagine dell’ordinanza di demolizione spunta anche un’altra diffida effettuata dagli uffici il 20 luglio 2022.

“Riguardo alla piscina che i legali continuano a definire come vasca di contenimento d’acqua, equiparabile ad un elemento di arredo”, si legge nel provvedimento, “gli uffici rimarcarono una serie di criticità ed incongruenze rilevate nella richiesta, la quale riportava anche misure e dimensioni inferiori a quelle rilevate in seguito sul posto nel corso del sopralluogo”.

Fin qui le contestazioni del Comune. Altro discorso è l’aspetto politico. Dopo l’ordinanza di demolizione delle opere abusive la vicenda dello Sporting Club potrebbe approdare in Commissione di vigilanza, l’organismo di controllo presieduto dal consigliere comunale Vincenzo Suriani di Fratelli d’Italia.

Anna Bontempo (Il Centro)

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.