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Civeta, sul nuovo statuto si muove l’Agcom

Sulla trasformazione del Civeta in società di capitali (srl) interviene l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Con una nota inviata ai comuni di San Salvo, Pollutri, Casalbordino, Villalfinsina e Monteodorisio e per conoscenza al commissario straordinario dell’ex Consorzio di Cupello, Enzo Franco De Vincentiis, la responsabile la direzione dell’Agcom, Elisabetta Freni chiede una serie di documenti “al fine di acquisire elementi conoscitivi indispensabili per la valutazione l’operazione di trasformazione”.
In particolare l’Autorità garante della concorrenza e del mercato sollecita l’invio, entro 10 giorni dal ricevimento della nota, di eventuali delibere adottate dai Comuni, copia della versione definitiva dello Statuto della costituenda società a responsabilità limitata in house providing edventuali altri atti che garantiscono il controllo analogo congiunto da parte di tutti i soci del Civeta.
In sostanza nel mirino dell’Autorità, che svolge funzioni di vigilanza e che si è mossa sulla scorta delle segnalazioni inviate dei quattro Comuni, sono finiti tutti quegli atti che sono stati oggetto di contestazione e che hanno spinto i sindci di Pollutri, Casalbordino, Villalfonsina e Monteodorisio, rispettivamente Nicola Mario Di Carlo, Filippo Marinucci, Mimmo Budano e Catia Di Fabio, a ricolgersi ad uno studio legale di Campobasso per il ricorso al Tar.
Le amministrazioni – che si sono rifiutate di firmare l’atto della trasformazione del Civeta in società di capitali il 15 dicembre scorso – sostengono che lo statuto della nuova srl non risponda ai criteri e ai requisiti stabiliti dalla vigente normativa in materia di società partecipate pubbliche in quanto non consentirebbe l’esercizio del cosiddetto “controllo analogo congiunto”.
Lo stesso comune di San Salvo – che insieme a Vasto, Cupello Scerni e alla ex comunità montana ha firmato l’atto davanti al notaio Giovanni Maria Plasmati – pur deliberando di aderire alla proposta di trasformazione del Civeta, ha conferito alla sindaca Emanuela De Nicolis, specifico mandato “al fine di modificare lo statuto della costituenda società per risolvere le criticità rilevate dal consiglio comunale con riferimento alla assenza di meccanismi e procedure idonei a consentire il controllo analogo congiunto da parte dei soci”.
Anna Bontempo (Il Centro)
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