Sono ormai anni che a Vasto si parla di corsie ciclabili e Zone 30 ma, nei fatti, non se ne vede mai una fattiva realizzazione. A parte le corsie ciclabili sulla Circonvallazione Histoniense le quali, seppure partite con le migliori intenzioni, non hanno certamente riscosso il successo ipotizzato – in particolar modo per la pochissima utenza ciclistica che utilizza una strada scomoda e pericolosa in cui gli automobilisti
sfrecciano anche a 70km/h: la mobilità ciclistica va semplificata, non dare il contentino –, oltre alla realizzazione di nuovi parcheggi per le automobili anche laddove in precedenza assenti, nulla finora è stato fatto, nonostante i roboanti annunci del sindaco Francesco Menna, della precedente assessora Paola Cianci e, adesso, dell’attuale Carlo Della Penna.
Nel luglio 2020 venne firmata l’ordinanza che istituiva alcune Zone 30, ma che non sono mai state tradotte in concreta applicazione: le Zone 30, per essere tali, necessitano di rallentatori e/o cuscini berlinesi, oltre che di apposita segnaletica orizzontale e verticale nonché di riduzione dello spazio a disposizione delle automobili, non di sole ordinanze.
Nel novembre 2022 sono state annunciate nuove Zone 30, ma a distanza di due mesi non si vede ancora nulla, se non annunci a mezzo stampa.
Cosa dire poi del Biciplan il quale, oltre a decine di riunione e altrettanti annunci, non ha ancora visto una benché minima attuazione?
Il 15 marzo 2021, il sindaco Menna e l’allora assessora Paola Cianci, prima del consiglio comunale in cui si discuteva del Biciplan, così dicevano: “La sicurezza dei ciclisti e dei pedoni sono al centro di questa importante programmazione che ci porterà a fare investimenti migliorativi della mobilità urbana favorendo l’utilizzo della bicicletta. Abbiamo dimostrato in questi anni di avere una visione lungimirante del territorio, necessaria per la crescita e lo sviluppo sostenibile della città.
All’interno di questa progettazione si inseriscono le Zone 30 per la moderazione del traffico e le corsie ciclabili (Bike Lane) sulla carreggiata, i cui lavori partiranno nei prossimi giorni insieme alle “case avanzate” ovvero linee di arresto per le biciclette negli incroci semaforici più delicati”.
È sotto gli occhi di tutti l’assenza di serie politiche a vantaggio della mobilità sostenibile, e mentre in Europa e in alcune città italiane già si inizia a parlare di città senza auto, a Vasto non si muove nulla che vada nella direzione di una città più sicura.
Anzi, in una nota dell’assessore Carlo Della Penna, quest’ultimo manifesta la volontà di adoperarsi per l’approvazione di una legge nazionale attraverso cui si introduca l’obbligo di assicurazione e targa per le bici elettriche ed i monopattini, cioè un provvedimento che va nella direzione
esattamente opposta alla diffusione della mobilità sostenibile, come ormai tutti gli esperti in Italia e in Europa affermano.
Piuttosto che disincentivare la mobilità sicura e sostenibile, cosa si aspetta ad attuare quelle misure ormai necessarie e imprescindibili per una qualsiasi città che guardi alla mobilità sostenibile come prioritaria?
Forum Civico Ecologista
