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Sequestrò un giovane a Vasto, c’è l’udienza

Estorsione, sequestro di persona e lesioni personali: sono queste le gravi accuse dalle quali dovrà difendersi davanti al gup il prossimo 1 febbraio un 37enne di Vasto in carcere da sei mesi dopo un inquietante episodio avvenuto l’8 giugno scorso.

L’uomo, dopo aver bloccato un giovane automobilista di 19 anni che era in compagnia di tre amiche, fece scendere le ragazze e pretese con le minacce di essere accompagnato dal 19enne ad acquistare droga. Una volta tornato libero il diciannovenne decise di denunciare l’aggressore ai carabinieri della stazione di Vasto che insieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile, rintracciarono poco dopo il 37enne arrestandolo e portandolo nel carcere di Torre Sinello.

Seguì poi la convalida dell’arresto da parte del gup Anna Rosa Capuozzo che rigettò la richiesta di scarcerazione dell’uomo. Da quel giorno l’indagato non è più uscito dal carcere.

Il prossimo 1 febbraio l’avvocato Francesco Bitritto, suo difensore, pare deciso a chiedere il giudizio immediato e la remissione in libertà.

Il 19enne quella notte visse infatti ore di incubo e a raccontare la vicenda è il rapporto dei carabinieri nel quale si legge: “Tutto cominciò quando il ragazzo che era in auto con tre amiche, decise di fermarsi a comprare le sigarette. Nel risalire in auto, venne bloccato dal 37enne che era entrato in macchina e gli aveva sottratto il cellulare. Poi con le minacce l’uomo lo costrinse ad accompagnarlo in giro per Vasto alla ricerca di sostanze stupefacenti. Ad un certo punto l’indagato fece scendere dall’auto le tre studentesse amiche del 19enne. Le ragazze intimorite, ubbidirono. Subito dopo il 37enne si fece consegnare dalla vittima 30 euro, e li utilizzò per l’acquisito di una dose di stupefacente che poi consumò davanti al ragazzo”.

Per circa un’ora e mezza, lo studente fu costretto a trasportare, contro la sua volontà, l’uomo in giro per la città. Solo prima di scendere a Vasto Marina riconsegnò il cellulare allo studente. Una volta riavuto il cellulare il giovane avvertì i Carabinieri e raccontò la drammatica sequenza di cui era stato protagonista. Il 19enne raggiunse poi il pronto soccorso di Vasto. I medici certificarono un grave stato di ansia e prestarono al ragazzo le cure necessarie.

Paola Calvano

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