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Spunta un altro parco eolico, ma nel Molise

Centoventi generatori galleggianti da 236 metri. Spunta un altro progetto per la realizzazione di un parco eolico offshore, ma questa volta ad essere interessata è la costa molisana, nel tratto di mare tra Montenero di Bisaccia e Campomarino, al confine con il basso Abruzzo.

La proponente è la Maverick srl di Milano che intende realizzare un impianto da 1800 Mw, cioè molto più potente di quello proposto dalla Np Francavilla Wind a 25 chilometri dalla costa di Vasto, di fronte al porto di Punta Penna e sul quale il consiglio comunale di Vasto ha espresso molte perplessità, votando un documento all’unanimità che chiede una serie di approfondimenti.

L’altra caratteristica è che parte dell’energia prodotta è destinata ad alimentare una centrale per la produzione di idrogeno prevista nella zona industriale di Campomarino. Il punto di approdo dei cavi sulla costa è previsto in territorio di Termoli, non lontano dal canale di bonifica del Consorzio a circa 200 metri dalla foce del fiume Biferno. La richiesta di concessione demaniale marittima è stata avanzata il 3 ottobre scorso alla capitaneria di porto di Termoli ed stata pubblicata sul sito della Guardia Costiera. Le persone interessate hanno trenta giorni di tempo per presentare le osservazioni.

Insomma, la corsa alle energie rinnovabili – una necessità che si sta trasformando in un vero e proprio business – non risparmia neanche la costa molisana. E anche da quelle parti cominciano a levarsi voci contrarie. E’ il caso della consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Aida Romagnuolo, che manifesta la sua opposizione al progetto.

“Sono totalmente contraria alla realizzazione di una centrale eolica al largo della costa molisana”, sostiene Romagnuolo, “in qualità di presidente della terza commissione consiliare della Regione Molise mi farò promotrice della convocazione di un tavolo di concertazione per coinvolgere tutte le parti interessate, le amministrazioni comunali coinvolte, gli armatori della pesca, i commercianti di prodotti ittici, gli operatori turistici, i sindacati del settore, l’amministrazione provinciale di Campobasso, le associazioni, i cittadini. La mega centrale a vento nelle acque territoriali del Molise”, aggiunge, “è un colpo mortale ad una Regione che non avrebbe più motivo di esistere con quei giganteschi pali posti ad una profondità di circa 24 metri”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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