Continuano a mietere “vittime” i truffatori del web, ma a pagarne le conseguenze però, non sono solo gli acquirenti truffati. Ne sa qualcosa Amazon che è stata condannata dal giudice di pace di Gissi a risarcire un cliente truffato “per non aver adottato adeguate misure atte a evitare la truffa”.
La vicenda che ha trascinato Amazon davanti al giudice avvenne un anno fa poco prima di Natale. Un 51enne di Gissi decise di acquistare un bicicletta su Amazon pagandola 500 euro, ma non immaginava di avere versato dei soldi ad un abile truffatore che era riuscito ad entrare nella piattaforma. Lo ha scoperto dopo mesi di attesa e con la bicicletta che non gli è stata mai consegnata. L’uomo si è rivolto ad un legale, l’avvocato Nicola Chieffo ed ha denunciato il fatto.
La querelle è finita davanti al giudice di pace di Gissi, la dottoressa Michela Iannetta. Il magistrato dopo aver accolto le ragioni del 51enne ha condannato la società di logistica a rimborsare al cliente 500 euro pagando anche 650 euro di spese legali.
Una sentenza destinata a fare da apripista.
Nel ricordare un pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, il giudice ha ricordato che la regola generale è quella della responsabilità dei provider, che come Amazon offrono servizi di Market-place.
A giudizio della dottoressa Iannetta “Amazon ha omesso l’adozione di adeguate misure atte ad impedire che profili falsi o inserzioni truffaldine potessero operare sulla piattaforma Marketplace”.
Non solo. Amazon avrebbe dovuto avvisare i clienti intenzionati a fare acquisti tramite la piattaforma, di possibili rischi di truffa.
Paola Calvano