Banner Top
Banner Top

C’è il piano delle torri eoliche in mare, il Comune: “Stiamo valutando”

L’eolico è energia rinnovabile, il problema però risiede nella partecipazione della popolazione alle scelte politiche e amministrative, ai processi democratici e anche ai temi di tutela paesaggistica”. Il Forum interviene dopo la notizia data dal Centro sul parco eolico offshore che una società milanese – la Np Francavilla Wind srl – vuole installare nel medio Adriatico, nello specchio acqueo di fronte al porto di Punta Penna, ad una distanza di circa 25 chilometri dalla costa. Il progetto, che in linea di principio raccoglie il consenso di Legambiente da sempre favorevole a questo genere di impianti, prevede 54 aerogeneratori posti su piattaforme galleggianti per una potenza pari a 800 Mw. Se dovesse essere realizzato sarebbe il primo del genere in Abruzzo.

“Il tema energetico è di estrema urgenza, e richiede soluzioni veloci che non passano certamente attraverso le centrali nucleari o le estrazioni di fonti fossili e climalteranti, e neppure attraverso l’importazione di gas liquido, i rigassificatori, gli inceneritori e le biomasse”, attacca Nicholas Tomeo, referente del Forum, “l’eolico è sicuramente un modo di produrre energia che, da un punto di vista strettamente energetico, è rinnovabile, anche se la storia dell’eolico sulla terraferma ci dice che le montagne e le aree interne sono state – e sono – oggetto di vera e propria predazione territoriale da parte delle multinazionali dell’energia. Gli studi ad oggi indicano il fotovoltaico quale fonte energetica più efficiente visto che il sole fornisce energia 10.000 volte di più di quella di cui l’umanità si serve. Per questo bisognerebbe puntare su questa forma di energia, ad esempio attraverso l’utilizzo dei tetti delle aree industriali attive e dismesse, nonché quelle commerciali. Tornando al mare”, prosegue Tomeo, “indubbiamente tra il parco eolico e gli scellerati piani energetici del governo Meloni che puntano alle estrazioni di fonti fossili, l’eolico è la soluzione migliore”.
Non si pronuncia, almeno per il momento, l’assessore Gabriele Barisano. “Siamo a conoscenza del progetto”, dice il delegato alle politiche ambientali, “e lo stiamo approfondendo all’interno della maggioranza”.
La società proponente ha presentato istanza per la realizzazione e la messa in esercizio dell’impianto per un periodo di 40 anni. Il progetto e la documentazione tecnica sono depositate presso la Capitaneria di porto di Ortona.

Anna Bontempo (Il Centro)

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com