Nuovi guai per i proprietari e per l’armatore della Moby Craft il traghetto che nel 2021 si incendiò al largo delle isole Tremiti. Lo skipper, D.G. di Termoli, 68 anni è stato rinviato a giudizio, ma alle vittime non basta. Venerdì nel corso della prima udienza preliminare davanti al gup di Foggia ben sei ragazze di Vasto che quel giorno erano sull’imbarcazione si sono costituite parte civile contro i proprietari, l’armatore e l’assicurazione.
A rappresentarle l’avvocato Fiorenzo Cieri che afferma: “Le ragazze hanno chiamato in causa i responsabili civili che sono appunto i proprietari del natante, l’armatore, e l’assicurazione. Nell’udienza del 25 novembre sapremo se le richieste sono state accettate”.
Al momento solo lo skipper deve rispondere penalmente di naufragio e lesioni colpose.
“Le mie clienti – ricorda Cieri – furono costrette a gettarsi in mare senza giubbotti salvagente”. Insieme a Cieri anche l’avvocato Tascione ha chiesto che anche l’armatore, i proprietari e la compagnia di assicurazioni vengano chiamati a rispondere in sede civile.
Paola Calvano