Ci sono anche alcune associazioni locali tra quelle – in tutto una quarantina – che hanno contribuito alla nascita del Coordinamento nzionale per la tutela degli ambienti naturali dei grandi eventi. E’ la risposta al Jova Beach Party, il tour di Jovanotti che ha interessato 12 località italiane, tra cui Vasto dove il cantautore toscano si è esibito il 19 e 20 agosto.
“Il Jova Beach Party ha provocato un considerevole impatto su piante e animali delle spiagge, riproponendo a larga scala il tema dell’uso scorretto di ambienti naturali per la realizzazione di grandi eventi”, si legge in una nota, “ai danni immediati, come lo sbancamento delle dune, si affiancano quelli a lungo termine: gli habitat danneggiati, rifugio e casa per decine di specie animali, anche a rischio di estinzione, impiegheranno molti annio per rigenerarsi. Eventi di questa portata generano ripercussioni negative anche da un punto di vista sociale, economico e culturale”.
Tra i firmatari del documento Soa, Ambiente Basso Molise, Arci Chieti e Vasto, Coordinamento Tu.Vi.Va., Forun civico ecologista e Gruppo Fratino Vasto.
Anna Bontempo (Il Centro)
