Sono tante le aziende del Vastese che pensano di chiudere entro fine anno o ridurre gli organici e la produzione a causa dei rincari energetici. L’AssoVasto, dall’imprenditore Alessandro Grassi che riunisce centinaia di imprese del Vastese, lancia un appello ai futuri parlamentari. “La vostra priorità dovrà essere ridare vita all’economia, ridando ossigeno alle imprese. Guardate alla Spagna”.
La Spagna ha infatti tagliato l’Iva sul gas con una bella sforbiciata, passando dal 21 al 5%. Il provvedimento è stato preso per alleggerire l’impatto del caro-energia su famiglie e imprese. Il provvedimento che dovrebbe durare fino al 31 dicembre è una misura prorogabile nel caso i prezzi non dovessero raffreddarsi.
“E’ certamente una boccata d’ossigeno per le imprese – afferma il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana che continua: “E’ necessario puntare sulle agevolazioni fiscali. E’ una delle poche armi che un governo ha per intervenire in tempi rapidi. L’economia del Vastese è in grave sofferenza. Non c’è più tempo da perdere. Del resto quello che avviene in molti Paesi dovrebbe essere da stimolo”.
Oltre alla Spagna, l’iniziativa è stata presa anche da Croazia, Lituania, Malta, Cipro, Romania, Slovenia, Ungheria. Poco più alta è l’Iva in Francia (passata dal 20 al 5,5%). L’aliquota è al 6% in Svezia, Portogallo, Grecia e Belgio.
“I bilanci di previsione – continua La Rana – sono tutti ritoccati in aumento sui costi del gas e dell’energia, mentre constatiamo che la carenza d’acqua limita tutte le fonti alternative. La guerra del gas ha prodotto effetti devastanti per i bilanci aziendali, l’aumento è del 600% rispetto ad un anno fa. E il peggio deve ancora venire. Chi sarà eletto lo tenga bene a mente”.
Paola Calvano