Sono quasi 2 anni che Airs e Aiop Nazionale continuano a rinviare l’avvio del tavolo negoziale che le due associazioni si erano impegnate ad aprire dopo la firma del contratto nazionale della sanità privata. Nulla è invece successo dopo la firma del CCNL Aris Aiop per acuti avvenuta nel 2020, mentre nel frattempo tutti gli altri contratti del settore sanitario sono stati rinnovati.
È inaccettabile che migliaia di professioniste e professionisti impegnati in servizi molto importanti e delicati per le persone fragili e sofferenti assistite nei centri di riabilitazione, centri psichiatrici, centri diurni, ambulatori riabilitativi, case di cure riabilitative, RSA, non vedano riconosciuti i loro diritti contrattuali e si vedono costretti ad affrontare questa grave crisi con le retribuzioni ferme al 2007, quando la benzina costava 1 euro e 30 centesimi e il Gas costava 69,56 euro al MWh e la Luce 15,60 centesimi di euro per kWh.
Oggi la benzina costa 1 euro e 80centensimi e il Gas è triplicato mentre le retribuzioni del personale delle strutture socio sanitarie, centri di riabilitazione, RSA, sono ferme al 2007 e i loro trattamenti normativi sono ormai vecchi e superati. Eppure il loro impegno in questi 14 non è cambiato, anzi negli anni terribili del Covid è aumentato. Il loro è ogni giorno un impegno vero e in questi 15 anni non hanno ricevuto un centesimo d’aumento contrattuale, un centesimo di indennità covid e neanche un centesimo di indennità professionale per loro, solo abbracci affettuosi, il tributato dell’inno di Mameli e la candidatura al Nobel, ma nessun riconoscimento economico.
Per questo ci auspichiamo che riparta il confronto per giungere al più resto alla sottoscrizione del Ccnl.
Ci auguriamo che i futuri parlamentari si ricordino dei sacrifici e dell’impegno profuso durante l’emergenza dagli operatori delle strutture socio sanitarie, centri di riabilitazione, RSA. Tutti eravamo convinti che dopo la fase emergenziale ed il vigoroso rimbalzo dell’economia Nazionale nel 2021, ci sarebbe stato anche il rinnovo del nostro contratto, fermo nella parte economica al 2007, invece nulla, i nostri contratti continuano a non essere rinnovati e in questi mesi siamo fortemente preoccupati perché le nostre retribuzioni di 1200 euro al mese per un fisioterapista assunto dopo il 1° gennaio 2012 e di 1300 euro per un infermiere non turnista H24 assunto anch’esso dopo il 1 gennaio 2012, e 1300 euro di un ausiliario e educatore, che lavora in H24 sono al palo e siamo preoccupati per la tenuta sociale e l’avanzare degli aumenti vertiginosi dei prezzi di generi alimentari, del Gas, Luce, Benzina e l’inflazione che ormai è arrivata al 9%.
Per noi lavoratori delle strutture socio sanitarie, centri di riabilitazione, RSA sarà molto dura superare indenni questa fase emergenziale, sarà molto complicato far quadrare i bilanci familiari, pagare le bollette, fare la spesa per mangiare, mandare i figli alle scuole medie e superiore con il costo dei libri che tocca le 300 euro e pagare eventuale rate del mutuo.
Stiamo lottando da anni affinché il sistema socio sanitario, centri di riabilitazione, RSA venga riprogrammato e soprattutto vengano reinternalizzate le prestazioni riabilitative che ogni anno i cittadini Abruzzesi effettuano fuori regione. Bisogna comprendere quanto questa filiera assistenziale sia fondamentale per la tenuta del sistema sanitario regionale.
Noi chiediamo solo un po’ di attenzione ed un intervento concreto per farci superare con dignità questa fase emergenziale delicata, chiediamo soprattutto il rinnovo del Contratto scaduto da molti anni e retribuzioni dignitose, visto che le attuali sono ferme al 2007.
Il Coordinatore Regionale FP CGIL sanità privata Daniele Leone
