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Domani la festa della Madonna Addolorata

Domani 15 settembre la comunità della Parrocchia di San Nicola Vescovo festeggerà la Madonna Addolorata. Questo il programma:

  • ore 8.15 lodi e processione con la Madonna Addolorata fino alla chiesa di san Nicola
  • ore 18.00 santo rosario
  • ore 18.30 santa messa
  • ore 19.30 processione con la statua della Madonna Addolorata

Fra gli aspetti della vita di Maria, il mistero del suo dolore è fra quelli che più hanno nutrito la pietà popolare in varie epoche della storia, i dolori e le pene della vita di Maria contengono un messaggio di forza ed incoraggiamento per coloro che soffrono. Ella non è solo un esempio di sopportazione e fortezza, ma anche una figura materna compassionevole, capace di provare pietà perché ella stessa è stata provata.

(2Cor 1,3-5: “Sia benedetto Dio che ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo stati consolati noi stessi da Dio”).

I dolori che le vengono attribuiti dalla tradizione, fino all’individuazione del numero sette, non sono esaustivi della sua esperienza, ma indicativi, esemplificativi.
Pur nella specificazione degli episodi, i dolori di cui è punteggiata l’esperienza storica di Maria sono riconducibili al mistero di un cammino di fede che ha conosciuto il patire, in comunione con il Figlio, totalmente aperto alla volontà del Padre ed esposto ai travagli della storia.

Come recita la Lumen Gentium: “anche la beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce dove, non senza un disegno divino, se ne stette (cf. Gv 19,25) soffrendo profondamente col suo unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di lui, amorosamente consenziente all’immolazione della vittima da lei generata” (n. 58)

Il soffrire è parte del vivere dell’uomo e forse oggi l’illusione di escludere dalla vita ogni forma di “patire” rende il dolore ancora più acuto e disperato, insensato.
È un insegnamento sul vivere che cerchiamo: Maria accoglie ed assume le circostanze del proprio vivere alla sequela del Signore e, così facendo, subisce le difficoltà ed il male di cui la storia a volte è portatrice, per effetto del peccato. Ma, anche, rielabora tutto ciò alla luce della sua esperienza di Dio.

Il cristianesimo non ci insegna come evitare la croce, ma come risorgere attraverso la sua assunzione.

 

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