Banner Top
Banner Top

Revoca fondi della Variante alla SS16, Smargiassi: “Nessuna perdita, semmai un pericolo scampato”

“Se un finanziamento serve a deturpare il territorio con un’opera inutile e costosa, che non porterà nessun beneficio al luogo in termini di decongestionamento del traffico ma devasterà addirittura il territorio con la costruzione di gallerie, cavalcavia e ponti, proprio sotto la balconata storica di Vasto, allora più che di perdita di un finanziamento si deve parlare di pericolo scampato” ad affermarlo è il Consigliere regionale Pietro Smargiassi commentando la notizia della revoca del finanziamento di 87 milioni per la variante sulla SS 16.

“Oggi qualcuno parla di un’occasione persa, ma nulla è più lontano dalla realtà. Se il finanziamento serviva a dotare il territorio di un’opera discutibile, capace di mettere a rischio la già precaria situazione del costone orientale; se deturpare Vasto per favorire territori limitrofi a qualcuno sembra una scelta utile e sensata, non possiamo che ribadire il nostro no alla proposta ANAS. Perdere il finanziamento è un male? Non è detto! Del resto è come se lo Stato finanziasse una cifra per distruggere la vostra casa, voi diceste di no e poi il vicino di casa vi insultasse per aver perso quel finanziamento. Meglio perdere fondi se questi servono a distruggere una “casa”. Credo sia chiaro anche ai bambini.
A questo punto viene da sé che l’unica soluzione percorribile è quella della variante larga, che pare coniugare le esigenze di tutto il territorio. Tiriamo quindi un sospiro di sollievo pensando ai rischi scampati dai cittadini di Vasto e ai pericoli legati al rischio idrogeologico da cui un intero territorio si è salvato.

Quest’opera è partita con il piede sbagliato – continua Smargiassi – per capire cos’è una variante e a cosa serve basta andare a Termoli, oppure nella vicina Francavilla al Mare. Una variante è una soluzione alternativa alla viabilità esistente: serve a scavalcare un territorio, evitare la congestione del traffico, limitare l’inquinamento nell’area abitata. A Vasto, invece, la soluzione Anas quale problema risolveva realmente? Probabilmente decongestionare solo l’incrocio a Vasto Marina, lasciando tutti gli altri punti critici nello stato attuale. A partire dall’innesto alla zona industriale di Punta Penna, un’area che nel periodo estivo visto lo splendore della Riserva di Punta Aderci vede decuplicare i fruitori, o gli ingressi a Vasto, o l’incrocio a San Nicola o il pericoloso incrocio di Via Trave. Di fatto nessuno di questi problemi sarebbe stato realmente risolto dalla variante proposta da Anas. Certo è – incalza Smargiassi – che se questa mega opera dannosa doveva servire a una parte di politica locale per dire “abbiamo fatto anche questo” e incassare poi il bonus elettorale, allora è un’altra cosa e da vastese non posso che essere soddisfatto di aver collaborato a ripristinare una via di buon senso davanti alla cecità e alla mala gestio di un’intera classe politica” Conclude.

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com