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Fosso Marino, il Comune di Vasto assicura: “Rinascerà tutta la vegetazione”

“La rinaturalizzazione di Fosso Marino, prevista nel piano demaniale marittimo comunale, è la prima cosa da fare dopo il Jova Beach”. Sceso il sipario sul doppio concerto di Jovanotti – che il 19 e il 20 agosto ha richiamato 40mila persone sulla spiaggia di Vasto – le associazioni ambientaliste chiedono all’amministrazione comunale di intervenire sul canale che sfocia vicino il pontile, e che in vista dello spettacolo musicale,  è stato intubato e tombato (cioè ricoperto di sabbia con le ruspe), affinchè non ci fossero problemi durante lo spettacolo musicale. Inoltre è stata rimossa tutta la vegetazione presente con l’asportazione delle cannucce ripariali che assicuravano un minimo di fitodepurazione naturale.

L’intervento – che il Comune ha definito di manutenzione ordinaria e di riqualificazione – è costato circa 80mila euro, ma non ha risolto i problemi. Anzi, secondo i sodalizi cittadini, li ha aggravati. D’accordo sulla rinaturalizzazione del corso d’acqua, attraverso opere di ingegneria naturalistica,  è anche l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano.

“La tombatura di Fosso Marino ha aggravato in prospettiva la gestione ambientale e sanitaria del sito”, dice Stefano Taglioli, ecologista e coordinatore del Gruppo Fratino di Vasto, “del resto il ritiro del Wwf come sponsor del tour per la sola tappa vastese era legato proprio a Fosso Marino e allo spostamento del luna park,  pur se nessuno si è accorto della cosa di non trascurabile significato”, chiosa Taglioli.

Nei giorni scorsi era stata la Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa) a sollevare nuovamente la questione ambientale, rimarcando attraverso il suo presidente Massimo Pellegrini che “il piano demaniale marittimo regionale impone la tutela di piante dunali come il Ginestrino delle spiagge, che era presente ed è stato distrutto, mentre il piano spiaggia comunale destina quella stessa area  a tutela naturalistica e rinaturalizzazione”.

Fosso Marino è da anni “sorvegliato speciale”, ma gli interventi messi in atto fino ad oggi, con esborso di denaro pubblico,  non hanno risolto le annose problematiche che hanno causato, fino a qualche anno fa, l’interdizione della balneazione nello specchio di mare vicino al pontile e che per molto tempo hanno condizionato la rconferma della bandiera blu per il litorale di Vasto Marina.  Ora la questione è più che mai attuale, anche alla luce di alcune dichiarazioni rese subito dopo il Jova Beach Party,  che vorrebbero destinare quel  tratto di spiaggia ai grandi eventi da svolgere in estate.

“Il piano demaniale marittimo prevede la rinaturalizzazione di Fosso Marino ed è a quello strumento di pianificazione che dobbiamo fare riferimento”, afferma l’assessore Barisano, “la stessa delibera di giunta approvata nei mesi scorsi sui lavori di manutenzione ordinaria rimarcava il carattere di temporaneità degli interventi effettuati in vista del Jova Beach Party. Quindi Fosso Marino deve essere  rinaturalizzato e su questo io sono assolutamente favorevole. Eventuali modifiche al piano spiaggia attualmente in vigore vanno richieste ufficialmente e discusse in maggioranza sedendosi intorno ad un tavolo”, conclude il delegato alle politiche ambientali della giunta Menna.

Anna Bontempo (Il Centro)
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