Per le aziende del Vastese il caro bollette e l’aumento del prezzo del gas rischiano di provocare un autunno di crisi. “Ci saranno inevitabilmente riduzioni nelle produzioni”, conferma il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana e i sindacati non nascondono le loro preoccupazioni. La Pilkington davanti al lievitare dei costi energetici, dovrà necessariamente rispondere con soluzioni mirate. Anche la Denso deve fare i conti con i rincari. Senza tralasciare le piccole e medie aziende del territorio che stanno vivendo un momento drammatico. Oltre al caro energia, dovranno combattere anche con la mancanza delle materie prime.
“Serve una soluzione e serve in fretta” chiede AssoVasto. “La cosa più triste e preoccupante – affermano Alessandro Grassi e La Rana, rispettivamente presidente e direttore di AssoVasto – è che prevediamo che gli aumenti dei costi dell’energia, gas e carburante saranno un problema con cui dovremo convivere per almeno un anno. In questa situazione diventa impossibile mantenere gli ordinativi. Purtroppo alcune realtà stanno valutando periodi di fermate collettive”.
Per mantenere i forni e gli impianti accesi, Pilkington è costretta a subire rincari pesantissimi sia di gas che di energia elettrica. I costi sostenuti vanno ad aggravare il bilancio e non rendono l’azienda concorrenziale. La Denso dal canto suo sta vivendo un periodo di riorganizzazione interna senza precedenti. Questa nuova stangata peggiora le cose. La dirigenza punta al pareggio di bilancio entro il 2023. “E’ assolutamente necessario trovare un rimedio – insistono Cgil, Cisl e Uil.
Nonostante l’automotive rappresenti il primo settore industriale italiano, mancano ancora oggi, una regia ed una strategia per uscire dalla crisi. La Denso ha grandi progetti sull’elettrico con Mazda e Toyota. La casa madre però non si pronuncia sulla localizzazione delle nuove produzioni. Il 31 agosto è in programma un incontro fra i dirigenti del colosso giapponese e i sindacati.
Paola Calvano
