E’ stato confermato lo sciopero e l’astensione degli avvocati vastesi dalle udienze fino al 22 luglio.
“Continua ad essere irrazionale la scelta di non ripristinare le piante organiche del personale amministrativo della Procura, nonostante la operatività degli uffici giudiziari in ragione della proroga del presidio di legalità fino al 2024“, si legge in una nota del Consiglio dell’ordine.
Il problema è sorto con la chiusura delle piante organiche in vista della soppressione del Tribunale che invece a tutt’oggi è operante.
La settimana scorsa il presidente del Consiglio dell’ordine, Vittorio Melone e il Procuratore capo, Giampiero Di Florio hanno incontrato a Roma il Sottosegretario della Giustizia, Francesco Paolo Sisto e il capo del Dipartimento organizzazione giudiziaria, Barbara Fabrini.
“Abbiamo apprezzato l’interessamento, ma le soluzioni prospettate hanno tempi e modalità che non consentono una pronta soluzione delle difficoltà operative. Per questo motivo resta confermata l’astensione dalle attività giudiziarie dal 18 al 22 luglio”.
La crisi di governo peggiora la situazione e rischia di vanificare anche i provvedimenti promessi dal sottosegretario Sisto.
La paralisi provocata in Procura dalla mancanza di personale sta provocando una serie di indiscutibili conseguenze. “E’ importante insistere sull’importanza di questa Procura – affermano gli avvocati delle Camere penali – la Procura che non può lavorare nonostante lo sforzo dei magistrati, è una grave perdita per la giustizia”.
La speranza è che a settembre da Roma arrivi come promesso qualche funzionario. Dopo lo sciopero di una settimana potrebbero decidere anche altri provvedimenti.
Paola Calvano
