Un’opportunità per i cittadini ed un valido impulso al rilancio economico, ma anche una “corsa ad ostacoli” per migliaia di condomini che hanno deciso di approfittare dell’incentivo per ristrutturare palazzi ed abitazioni. Sono le due facce del superbonus 110% introdotto dal decreto Rilancio. Codici, associazione per la tutela dei consumatori, che ha istituito uno sportello a Vasto in via Platone 66 avvalendosi della collaborazione dell’avvocato Luca Damiano, mette in guardia i cittadini e li invita alla cautela.
“Stiamo ricevendo diverse segnalazioni di persone terrorizzare per il rischio di doversi sobbarcare spese non previste per la realizzazione o conclusione degli interventi”, spiega Riccardo Alinovi, referente di Codici, “è bene sottolineare che le offerte che arrivano dagli istituti per la cessione del credito alle banche vanno prese con le molle. La cessione del credito, infatti, non è a costo zero. Le banche riscattano il credito di imposta e forniscono liquidità, ma ne trattengono una parte. Il superbonus da opportunità si potrebbe trasformare in operazione rischiosa per i cittadini”, prosegue Alinovi, “il nostro consiglio è quindi quello di prestare la massima attenzione alle offerte. Purtroppo la situazione è confusa e complicata. I casi di lavori lasciati a metà, oppure non iniziati si stanno moltiplicando. E’ quindi opportuno procedere con cautela”,insiste il referente dell’associazione, “in particolare le clausole da attenzionare sono quelle inerenti le possibili varianti in corso d’opera. Lasciare piena libertà all’impresa in ordine all’esecuzione di opere aggiuntive, o di lavorazioni ulteriori rispetto a quelle preventivate rappresenta un rischio per i condomini, che potrebbero trovarsi, loro malgrado, costretti a pagare di tasca propria, o vedersi pignorare l’immobile in caso di insolvenza”.
Codici invita quindi i cittadini a rivolgersi allo sportello attivato in via Platone, oppure segnalare eventuali situazioni alla mail codici.vasto@codici.org o al numero di telefono 338.79.88.935.
“Occorre adottare adeguate forme di tutela e far esaminare i contratti di affidamento dei lavori per evitare brutte sorprese”, conclude Alinovi.
Anna Bontempo (Il Centro)
