“Quali azioni concrete si intendono porre in essere per affrontare l’ennesima emergenza idrica e quali azioni intendono porre in essere affinché se ne possano prevenire in futuro. Quali le tempistiche. Quali le azioni che intende adottare, e quali tempistiche, per ridurre e contrastare la dispersione di acqua lungo la rete idrica che gestisce”. Sono queste le richieste che sei associazioni – Forum Civico Ecologista, ARCI prov. Chieti, Italia Nostra del Vastese, Stazione Ornitologica Abruzzese, Gruppo Fratino Vasto e Forum H2O – hanno inviato con una lettera aperta al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna e al Presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe.
“Gentili presidenti – si legge nella lettera – ci ritroviamo ormai dinanzi agli indiscutibili cambiamenti climatici le cui evidenze sono
quotidianamente confermate dalla comunità scientifica internazionale, e l’emergenza idrica che sta attraversando l’Italia espone a grandi rischi ambientali, sociali ed economici i territori. Anche il nostro. Certamente la mancanza delle piogge gioca un ruolo fondamentale in questa crisi, ma anche la scarsità di politiche lungimiranti e strategiche ha colpe innegabili”.
“Basti pensare che la rete idrica – continua la nota – costruita a metà del secolo scorso con i finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno, non è mai stata ammodernata, ma si è sempre proceduto con piccoli interventi manutentivi o, termine non fu mai più azzeccato, tappabuchi. In Abruzzo, secondo i dati Istat, oltre il 50% dell’acqua immessa nella rete idrica viene dispersa, e la provincia di Chieti risulta addirittura essere la peggiore in Italia con oltre il 70% dell’acqua dispersa: per capire ancora meglio, 7 litri su 10 non arrivano nelle case delle persone o non vengono conteggiati dai contatori a causa degli allacci abusivi!”.
“Solo nel mese di giugno 2022 (fino al 29 giugno), sono stati emessi dalla Sasi S.p.A. ben 68 avvisi di interruzione o sospensione del servizio idrico. Ripetiamo: 68 avvisi in 29 giorni. Eppure, nei principi fondamentali della carta dei servizi della società si legge che “È garantito l’impegno ad erogare un servizio continuo, regolare e senza interruzioni… È perseguito l’obiettivo del progressivo miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali allo scopo”.
“Vogliamo ricordare e ribadire che, nonostante il servizio idrico venga gestito da una società per azioni, il diritto all’acqua è un diritto garantito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani! Questa crisi idrica è divenuta ormai la normalità nella nostra regione e nella nostra provincia, e la situazione è diventata ormai insostenibile”, conclude la nota.