Diventa maggiore il comandante della polizia locale, Giuseppe Del Moro. L’attribuzione del grado è stata deliberata dalla giunta comunale che ha chiuso con una transazione la controversia avviata tre anni fa dall’ufficiale, che dal 2015 regge le redini del comando di piazza Rossetti. Del Moro, forte del regolamento della polizia locale che prevede l’attribuzione del grado di maggiore a chi svolge funzioni di comandante, aveva presentato un ricorso al giudice del lavoro nel 2019, tramite il suo legale Marco Frediani, per chiedere l’accertamento del suo diritto al riconoscimento del grado di maggiore a far data dal 1° luglio 2015, nonché la condanna dell’ente al pagamento delle differenze retributive per aver svolto le mansioni superiori, pari a 9.134 euro, oltre agli oneri accessori.
A distanza di tre anni dall’avvio del contenzioso, e dopo una trattativa tra i legali delle parti, l’amministrazione comunale ha definito la controversia con un accordo. La soluzione bonaria – i cui termini sono riportati in una delibera pubblicata all’albo pretorio dell’ente – prevede il riconoscimento del grado di maggiore, senza oneri economici aggiuntivi a carico dell’ente e la rinuncia da parte di Del Moro delle ulteriori richieste contenute nel ricorso (riconoscimento mansioni superiori e differenze retributive), con compensazione delle spese di lite. La transazione ha ottenuto il parere favorevole dell’avvocato Nicolino Zaccaria, responsabile dell’avvocatura comunale.
Si chiude quindi con una conciliazione bonaria della lite il contenzioso aperto dal comandante della polizia locale. L’incarico venne conferito a Del Moro dal dirigente (oggi in pensione), Vincenzo Marcello, sulla base dei requisiti indicati nel bando interno a cui parteciparono anche tre ufficiali: Antonio Di Lena, Massimo Palandrani e Giovanni Cioffi. All’epoca era sindaco Luciano Lapenna, prematuramente scomparso nei mesi scorsi.
Anna Bontempo (Il Centro)
