Sono a disposizione della polizia locale da circa un anno, ma non vengono utilizzate. Le bodycam, piccole telecamere da divisa il cui uso è finalizzato ad assicurare la sicurezza e tutelare l’incolumità del personale impegnato sul territorio, non sono ancora entrate in funzione per ragioni che non sono state rese note. Interpellato dal Centro l’assessore alla polizia locale, Carlo Della Penna non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, ma conferme che i dispositivi sono nella piena disponibilità del Comando di piazza Rossetti arrivano anche dai sindacati.
“Le bodycam ci sono, ma non sono mai state utilizzate”, fa sapere Roberto Calvano, rappresentante della Csa, organizzazione sindacale autonoma, “non so se i motivi siano da ricondurre alla definizione del regolamento sugli apparati e le tecnologie di localizzazione”.
Il disciplinare a cui fa riferimento il sindacalista è stato approvato il 27 ottobre 2020 dalla giunta comunale. Disciplina non solo l’uso delle bodycam – telecamere portatili in grado di produrre immagini e video localizzati posizionate direttamente sulle divise – ma anche i sistemi di localizzazione e di radiolocalizzazione, che installati sui veicoli adibiti al servizio di polizia locale, consentono alla centrale operativa di poter gestire, attraverso la localizzazione geografica del mezzo o dell’apparato radio attivo, in modo flessibile, efficiente ed efficace tutti gli operatori in servizio.
Nel regolamento si parla anche delle bodycam, telecamere portatili in grado di produrre immagini e video localizzati, posizionate direttamente sulle divise degli agenti della polizia locale. Oltre a offrire maggiore sicurezza al personale, anche in virtù del loro “effetto deterrente”, sono ormai utilizzate per finalità di tutela della sicurezza urbana, di prevenzione, accertamento e repressione dei reati.
Si tratta di supporti tecnologici oggi in largo uso in tantissimi comuni d’Italia e sperimentati con successo da anni in alcune grandi città. L’arrivo delle bodycam era stato annunciato due anni fa dal sindaco Francesco Menna e dall’allora assessore alla polizia locale Luigi Marcello, come “strumento all’avanguardia, per le sue caratteristiche tecnologiche e strumentali, per rispondere alle esigenze di sicurezza del personale e di maggiore efficienza del servizio reso alla cittadinanza”.
Anna Bontempo (Il Centro)
