Paletti abbattuti, corde asportate e segnaletica divelta. Ancora danni alle opere realizzate dal Comune per delimitare e tutelare le dune di Vasto Marina e per evitare che il prezioso habitat venga danneggiato. La scoperta è stata fatta da Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino, durante una ricognizione lungo il litorale, nello stesso tratto (quello a ridosso del torrente Buonanotte), dove anche in passato si sono registrati atti vandalici. Non è che l’ennesimo episodio che chiama in causa la necessità di effettuare regolari controlli nell’area tutelata.
“C’è un limite alla precaria gestione della riserva naturale Marina di Vasto e questo limite credo che sia stato purtroppo superato”, sbotta l’ambientalista, “i paletti e le corde abbattute e asportate, i tronchi accatastati dietro le dune insieme agli stessi paletti con, addirittura, un cartello della riserva che indica la protezione dell’ambiente dunale ne sono la più chiara dimostrazione. Si potrebbe parlare di un punto di non ritorno se non fosse che ora c’è un nuovo assessore all’ambiente, Gabriele Barisano che, sperano tutti, saprà mettere mano alla gestione assolutamente carente sotto l’aspetto della conservazione e della valorizzazione e che proprio sabato durante la riunione con le associazioni per la ricostituzione del tavolo sull’ambiente, ha dichiarato di voler mettere mano alla redazione del piano di assetto naturalistico della riserva”.
Non è la prima volta che i volontari riscontrano atti vandalici ai danni delle opere realizzate a protezione delle dune. L’anno scorso, proprio di questi tempi, sono stati rinvenuti nel corso di un sopralluogo una dozzina di paletti abbattuti poco prima della foce del torrente Buonanotte (al confine con San Salvo).
Anna Bontempo (Il Centro)
