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Chiusi dai Nas cinque punti prelievo per i tamponi rapidi in Molise: 2 a Termoli

I Carabinieri dei Nas di Campobasso hanno disposto la sospensione di 3 laboratori di analisi (due a Campobasso e uno in provincia) e di 2 poliambulatori di Termoli dove, a seguito dei controlli è stata accertata l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi per il Covid-19 in assenza di autorizzazione regionale.

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha avviato, d’intesa con il Ministero della Salute, una vasta campagna di accertamenti per verificare la corretta esecuzione dei tamponi e analisi antigeniche per la ricerca del Covid-19, presso i punti prelievo delle farmacie e centri di analisi.
I controlli dei Carabinieri dei NAS sono stati avviati dal mese scorso in tutta Italia principalmente per prevenire e contrastare il fenomeno dei cosiddetti “falsi positivi” e cioè soggetti già risultati positivi che si presentano presso un punto di prelievo con la tessera sanitaria di un altro soggetto “no vax” al fine di fargli ottenere, alla scadenza del periodo di quarantena e successivamente a un test negativo effettuato da quest’ultimo, il “green pass”.
Negl’ultimi 30 giorni i servizi di controllo hanno interessato complessivamente 1.360 farmacie e centri di analisi, rilevando irregolarità presso 170 di essi (pari al 12,5%) e contestando 282 violazioni, a causa di:

  • uso tamponi e kit reagenti non regolari, i quali, non rispettando gli standard richiesti, potevano fornire un risultato inattendibile;
    – mancata identificazione e registrazione delle persone sottoposte a test nonché irregolarità nella comunicazione delle risultanze nella piattaforma sanitaria informatica;
  • inadeguatezza delle figure professionali impiegate nell’esecuzione dei tamponi, in quattro casi effettuati da personale non qualificato e in altri casi privo del green pass obbligatorio;
  • effettuazione dei test in ambienti non idonei sotto il profilo igienico sanitario (androni di condominio, sottoscala, etc.), in locali promiscui o in totale assenza di autorizzazione regionale, aumentando il rischio di contagio.

Ad esito delle ispezioni è stata disposta la sospensione di 21 punti di prelievo di tamponi rapidi condotti in condizioni igienico-strutturali carenti e con modalità non compatibili con la prosecuzione dell’attività. Sono stati sequestrati complessivamente 677 kit per tamponi rapidi risultati non idonei e individuati 18 operatori che svolgevano l’attività sebbene privi del green pass.

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