La direzione aziendale della Asl cerca di correre ai ripari per evitare la chiusura del reparto di Ortopedia del San Pio a causa della mancanza di personale medico. Da ieri, nel reparto diretto dal primario Enzo Di Prinzio, ci sono solo tre medici e tra questo solo il primario è autorizzato a poter garantire la reperibilità notturna. Dopo le dimissioni del dottor Michelino Barbato la situazione è peggiorata ulteriormente. Ieri, dopo aver trascorso la giornata in ospedale ad operare , il primario non aveva alcun collega a sostituirlo per la reperibilità notturna.
“Sto cercando di fare il possibile per trovare una soluzione” assicura il direttore aziendale Angelo Muraglia. “Nelle prossime ore un ortopedico di Chieti potrebbe essere trasferito momentaneamente a Vasto in attesa dell’assunzione il prossimo 16 gennaio di due specializzandi”.
“La Asl deve fare concorsi per l’assunzione di medici a tempo indeterminato”, insiste il sindaco Francesco Menna. “Al San Pio – prosegue – manca tutto , non ci sono più primari, non ci sono più attrezzature , non ci sono più medici”.
“Un fatto decisamente grave anche per Gianni Cordisco (Pd). “Con l’uscita dal commissariamento – aggiunge – sono stati spesi e certificati 100 milioni in più sul personale. Non si spiega come è possibile che il San Pio sia stato abbandonato e si trovi in questa situazione. E’ evidente che per la Regione, Vasto e il Vastese non sono priorità e scapito dei cittadini”.
In tanti puntano il dito contro il direttore generale Thomas Schael per la mancata programmazione. “Abbiamo letto – dice infine il consigliere regionale Pietro Smargiassi – le dichiarazioni del direttore Angelo Muraglia che giustifica alcuni trasferimenti da Lanciano e Ortona verso Chieti a causa dell’emergenza Covid. Bene, ne prendiamo atto. Chiediamo però a questo punto trasferimenti anche in favore del San Pio”.
Paola Calvano
