“Un incontro con l’Osservatorio per la sicurezza di Chieti per trovare soluzioni”. Il sindaco uscente Francesco Menna promette il suo impegno dopo la raffica di proteste sul semaforo installato sulla Statale 16, angolo viale Dalmazia a Vasto Marina. Definito una “trappola” dai tanti automobilisti che sono incappati nelle sanzioni previste – ad una infermiera che si è rivolta all’associazione Codici sono stati elevati cinque verbali da 184 euro l’uno in poco meno di due mesi e decurtati 30 punti alla patente – l’impianto continua ad essere al centro delle polemiche. Dopo l’annuncio di una serie di azioni legali, tra cui una class action, si registra la disponibilità del sindaco a trovare soluzioni che coniughino le diverse esigenze.
“Quel semaforo è stato installato dopo una serie di incidenti seri e gravi”, spiega Menna, “in seguito a questi eventi siamo stati convocati dall’Osservatorio per la sicurezza a Chieti che ha valutato le varie ipotesi. Noi abbiamo insistito per la realizzazione di una rotatoria, ma dall’Anas ci dissero che non si poteva fare per problemi tecnici. Il mio impegno, qualora dovessi essere riconfermato alla guida del Comune, sarà quello di chiedere un incontro all’Osservatorio per la sicurezza di Chieti ed in quella sede cercare, insieme a Codici, una soluzione. Dobbiamo andare lì per dire che non bisogna fare muro contro muro con la città. Questo è l’impegno che prendo”, rimarca il primo cittadino.
“Prendo atto della disponibilità manifestata dal sindaco”, commenta Riccardo Alinovi, referente dell’associazione che tutela i consumatori, “quel semaforo sta diventando un serio problema per gli automobilisti. Oggi c’è gente che rischia di non poter raggiungere il posto di lavoro perché insieme alle sanzioni si è visto decurtare tutti i punti alla patente. Dobbiamo garantire la sicurezza, ma trovare una soluzione, magari con una taratura migliore. Per noi di Codici l’importante è che si risolva il problema”, conclude Alinovi.
Sul semaforo di Vasto Marina, dotato del sistema photored che prevede un intervallo di soli 4 secondi tra il giallo e il rosso, le proteste sono all’ordine del giorno. Molti automobilisti incappati nelle sanzioni minacciano azioni legali singole e collettive. E’ stato creato anche un gruppo Facebook dove vengono raccolte le segnalazioni.
Anna Bontempo (Il Centro)
