Caro Consigliere D’Alessandro, il tempo delle chiacchiere è finito. Lunedì si conteranno i voti veri…
“Sì, però lei mi invita a fare ulteriori chiacchiere. Speriamo di non annoiare. È stata una campagna elettorale complicata e segnata dai 502 candidati. Una follia. Comunque, la polpa è una sola: chi sono i due che vanno al ballottaggio? Anzi, chi va al ballottaggio contro Menna?”.
Già, chi ci va?
“C’è chi dice il centrodestra dei partiti, chi dice Notaro. Io mi limito a dire che chi vuole il cambiamento vero, non di facciata, chi vuole votare per l’unica novità rilevante di queste elezioni, vota Notaro. Vede, il fatto che sia donna conta, perché sarebbe il primo Sindaco donna della storia di Vasto, ma conta soprattutto il fatto che sia nuova, mai vista nel salotto politico, eppure competente, capace di mettere insieme sensibilità diverse. Se andrà al ballottaggio a giocarsi la partita contro Menna, sarà per la novità che incarna e rappresenta. I cittadini dicono di essere stanchi del vecchio teatrino, delle vecchie riproposizioni, dei vecchi candidati. Chiedono aria nuova, una ventata di aria fresca dentro il palazzo che amministra la città. Per questo motivo invito a votare donna e giovane, senza trascurare qualche buon esperto. C’è bisogno di rinnovare. Lo slogan del centrodestra è: cambiare per ripartire. Sì, ma solo votando Notaro si può cambiare per ripartire. Per un’altra Vasto”.
Eppure i leader politici del centrodestra, deputati e senatori venuti a Vasto per l’occasione, hanno invitato al voto utile…
“Quali deputati e senatori, quelli che no sanno neppure dov’è via Naumachia? Quali deputati e senatori, quelli che hanno consentito la spoliazione di tutti gli esercizi, le strutture e i servizi che fanno di una città una vera città? Prima di chiedere il voto utile, avrebbero dovuto chiedere scusa. Le uniche filiere buone sono quelle del formaggio e del prosciutto. Le filiere politiche servono a ingrassare i soliti noti, che si ripresenteranno a Vasto per la campagna elettorale delle prossime elezioni. Mi dia retta: soltanto i vastesi
possono risolvere i problemi di Vasto”.
Qual errore rimprovera al centrodestra?
“Di non aver operato la convergenza su Notaro, al contrario di quanto fatto a Lanciano su Paolini. A distanza di pochi chilometri ci sono due centrodestra. A Lanciano ha agito con la testa, a Vasto con le viscere. Ma chiudersi e rinchiudersi nel proprio recinto con una candidatura non aggregante è stato un grave errore”.
Perché si dà per scontato Menna al ballottaggio?
“Perché ha in mano le chiavi del giocattolo, perché nell’ultimo anno ha distribuito pani e pesci, ma non a tutti come faceva il Signore. Francesco non è il Sindaco di tutti. È il Sindaco di una parte, anche minoritaria, della città. Cinque persone si sono candidate a Sindaco perché non hanno condiviso come ha amministrato
Vasto”.
Quali alleanze sono possibili al secondo turno?
“Tutte, soprattutto se non sei ideologico, se non ragioni con le viscere, se sei espressione di formazioni civiche. Notaro ha la capacità di poter essere totalmente inclusiva. Non si è candidata contro, non è nata per ostacolare altre candidature. È nata per Vasto e sull’idea di un’altra Vasto ha costruito una squadra che non tiene conto delle appartenenze e delle tessere, ma soltanto di Vasto, della rinascita di Vasto, dello sviluppo di Vasto”.
La Redazione
