Il procuratore capo della Procura di Vasto, Giampiero di Florio per l’operazione “Repulisti”, il maxi blitz che ha sgominato una banda criminale dedita all’usura e all’estorsione, spaccio e sequestro di persona, ha inviato agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini. Il magistrato chiederà il rinvio a giudizio di 18 persone coinvolte nella maxi indagine fra Vasto, San Salvo e Gissi.
IL FATTO. Nel 2014, l’uomo, a causa del forte stress dovuto alla perdita del lavoro, cominciò a fare uso di cocaina che acquistava da V.B.. di etnia rom. In cambio della droga V.B., picchiava la vittima costringendola a firmare documenti in bianco. Con il tempo i debiti dell’operaio lievitarono. Una volta venne tenuto in ostaggio in un furgone nella campagna vastese e immobilizzato con catene e fascette, mentre uno dei sequestratori, dapprima gli stringeva la lingua con una tenaglia, poi gli infilava in bocca una pistola, minacciando di sparargli. Nel 2018, l’uomo si rivolse a F.C., ottenendo un prestito di 20mila euro e la situazione peggiorò. F.C. in concorso con un complice per un anno avrebbe estorto all’operaio in più ratei quasi 90mila in contanti, oltre a uno scooter. L’operaio alla fine, dopo essere sprofondato nella disperazione e aver tentato per ben 3 volte il suicidio, chiese aiuto alle forze dell’ordine.
All’ operazione presero parte gli uomini del Reparto prevenzione crimine di Pescara, le unità cinofile in forza alla questura di Pescara.